Proposta di ordine del giorno n. 25/60/XVI – Nuova mobilità a Trento nord-zona industriale e tra Trento Nord e Lavis
Trento, 21 luglio 2020
Proposta di ordine del giorno n. 25
Una nuova mobilità a Trento nord- zona industriale e tra Trento Nord e Lavis
La viabilità a Trento Nord, nell’area che sta tra la zona industriale di Spini di Gardolo fino a Lavis, presenta sempre più criticità. Uno dei punti più caldi è sicuramente l’accesso alla zona produttiva-industriale di Trento Nord da via Brennero, con l’impianto semaforico e il passaggio a livello sulla ferrovia Trento-Malè-Mezzana, dove si formano regolarmente pesanti code. Del resto è questo uno dei due accessi all’area produttiva-industriale di Trento con tutto il traffico, sia pesante sia automobilistico, che questo inevitabilmente comporta. Le lunghe code che si formano, soprattutto nelle ore di punta, finiscono con il danneggiare anche le stesse attività concentrate a Spini. Non meno rilevante, in termini di impatto e di congestione viabilistica, è il collegamento con Lavis che scorre naturalmente su via Brennero. Anche qui, a causa del numero di veicoli coinvolti, il traffico è spesso lento e faticoso. Il problema qui deriva dal fatto che c’è ormai una continuità urbanistica tra Trento e Lavis, con attività commerciali, produttive e artigianali che si susseguono su via Brennero o nelle vicinanze senza soluzione di continuità. Non meno rilevanti sono anche le lunghe code che si formano, soprattutto nelle ore serali, in Via di Spini in direzione tangenziale Interporto e casello A22 di Trento Nord, che sono causa di forti ritardi alle linee 11 e 15 del trasporto pubblico urbano Il trasporto pubblico su rotaia è poco appetibile per chi lavora a Spini a causa delle scarse frequenze del treno, con particolare debolezza nel tardo pomeriggio nell'orario di fine lavoro. Anche l’uso della bici in zona è scoraggiato in quanto Spini è senza ciclabili e non è collegata con le pista ciclabili Trento-Gardolo-Lavis e Trento-Lavis lungo l'Adige. La realizzazione del passaggio a livello all’altezza di Spini, più volte dibattuta e sollecitata, che pare ora essere finanziata, avrà un’importanza strategica ma difficilmente potrà risolvere tutti i problemi di traffico che si sono evidenziati nel corso degli anni. Fatta quest’opera viaria attesa da anni, si pone quindi la necessità di allargare il ragionamento per affrontare il tema della mobilità nell’area migliorando la qualità di tutte le opzioni disponibili. Percorso questo certamente non di breve termine e che necessita di essere affrontato con un confronto con le Amministrazioni territoriali interessate ma anche con le rappresentanze dei lavoratori e degli imprenditori. Un aiuto importante potrebbe venire infatti da un migliore cadenzamento degli orari della Trento-Malè, dalla realizzazione di un efficiente servizio di trasporto pubblico tra Lavis e Trento, sul modello di quello realizzato tra Bolzano e Laives, con autobus ad elevata capacità e frequenza, in corsia preferenziale e con preferenza semaforica e possibilmente a basso impatto ambientale (autobus ibridi o elettrici), dalla creazione di un servizio di trasporto pubblico pensato per le zone industriali di Trento nord e Lavis, e dallo sviluppo della rete ciclabile urbana.
Tutto ciò premesso
il Consiglio impegna la Giunta provinciale
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ad accelerare il completamento dello studio del servizio cadenzato sulla linea ferroviaria Trento Malè, con particolare attenzione alle fasce orarie a servizio dei lavoratori;
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a realizzare uno studio di fattibilità per un servizio di trasporto pubblico veloce e ad alta capacità tra Trento e Lavis, con corsie preferenziali e priorità semaforica come in parte realizzato nella parte sud via Brennero;
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a realizzare uno studio di fattibilità per un servizio di trasporto pubblico integrato dedicato alle specifiche esigenze delle zone industriali di Trento nord e Lavis;
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a completare e potenziare, nell’ambito dei lavori per la realizzazione del nuovo sottopasso di collegamento tra Via Spini e la nuova rotatoria “Bermax”, i collegamenti ciclopedonali a servizio della zona industriale di Trento nord.
cons. Alessio Manica