Proposta di Mozione n. 171- Piano per la soluzione dei problemi di spazio e logistici dell’Istituto delle arti di Trento e Rovereto
Ill.mo Signor
Bruno Dorigatti
Presidente del Consiglio provinciale
SEDE
Proposta di mozione n. 171
Piano per la soluzione dei problemi di spazio e logistici dell'Istituto delle arti di Trento e Rovereto
L’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto – che comprende i Licei Vittoria e Bonporti a Trento e il Depero a Rovereto – ha da tempo portato all’attenzione degli organi competenti i molti e gravi problemi logistici e organizzativi che stanno pesando negativamente e in modo crescente sulla funzionalità didattica e sulla qualità della vita scolastica di studenti e docenti.
La sede del Vittoria, “provvisoria” da quasi trent’anni nell’edificio ex Grundig in via Zambra a Trento, presenta una struttura cadente, indecorosa, che necessita di sistemazioni urgenti ad infissi, pavimenti e soffitti, e di un intervento che renda funzionale la didattica in fatto di spazi e strumentazioni. Per questa sede, e per la sua succursale al Magnete, la Provincia paga circa un milione l’anno ad una società privata. Al Bonporti i disagi non sono inferiori, con gravi mancanze per quanto riguarda la fruibilità di aule adeguate, spogliatoi e spazi comuni, carenze queste che penalizzano fortemente la didattica, rendendo oltremodo difficoltoso per gli studenti ricevere la formazione programmata in materia di musica e danza. I problemi legati all’importante rapporto didattico con il Conservatorio sembrano poi destinati ad aggravarsi con il prossimo trasferimento dello stesso alle ex scuole Crispi ristrutturate. La distanza tra le due scuole diventerà infatti un ulteriore elemento problematico e andrà ad aggiungersi ad un quadro già fosco. Stesso discorso per il Depero di Rovereto, a sua volta imbrigliato in seri problemi logistici.
Questi disagi, che in taluni casi si trascinano nel disinteresse istituzionale da decenni, contraddicono nei fatti la lungimirante intuizione provinciale di dare vita ad un polo delle arti. Un modello che rappresenta un unicum a livello nazionale e che ha il positivo effetto di investire su
professioni “creative”, assicurando una formazione di livello elevato, testimoniata tra le altre cose dai ripetuti riconoscimenti nazionali ottenuti. Se infatti quella dell’Istituto delle Arti rappresenta un’invenzione di grande importanza strategica per il nostro territorio, ancora più incomprensibile appare l’assenza di un’attenzione adeguata alle potenzialità espresse a più riprese da queste scuole.
Gli studenti – circa un migliaio –, i docenti e i genitori dell’Istituto delle Arti vivono infatti la spiacevole contraddizione di una scuola dalle enormi possibilità e dagli ottimi risultati, che viene scarsamente considerata, e valorizzata. Una sensazione di “dimenticanza”, che si fa ancor più insopportabile se rapportata agli investimenti pubblici attivati per le altre scuole di Trento e provincia.
Eppure proprio la specificità dei corsi e dei laboratori attivati presso queste strutture, oltre a rendere strettissimo il legame tra didattica, spazi fisici e dimensione laboratoriale, richiederebbe grande attenzione e attento lavoro per garantire i necessari rapporti tra scuola e imprenditoria privata, tra didattica e “produzioni” esterne, tra i laboratori per gli studenti e i numerosi eventi su scala locale, nazionale ed internazionale che il territorio trentino ospita e organizza.
Tutto ciò premesso, il Consiglio Provinciale di Trento impegna la Giunta Provinciale:
- a predisporre entro il 31 dicembre 2014 un piano realistico ed effettivo per risolvere i problemi di spazio e logistici delle strutture in uso all’Istituto delle Arti;
- a predisporre tale piano sentita la dirigenza dell’Istituto, la Consulta dei genitori dell’Istituto, il Consiglio di Istituto;
- a stanziare nella prossima legge di bilancio i fondi necessari per attuare tale piano.
cons. Alessio Manica
cons. Mattia Civico
cons. Lucia Maestri
cons. Violetta Plotegher
cons. Luca Zeni
Trento, 25 agosto 2014