ODG n. 209/81/XVI – Società pubblico-private per gestire concessioni idroelettriche
Trento, 23 marzo 2021
Proposta di ordine del giorno n.
Società misto pubblico private per la gestione delle concessioni idroelettriche
Nel corso del 2017, grazie all'approvazione di un'importante norma statutaria che ha modificato l'art. 13 dello Statuto di autonomia, le province autonome di Trento e Bolzano hanno ottenuto la possibilità di definire il quadro normativo necessario per individuare i nuovi concessionari cui affidare le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche nonché i criteri di affido delle derivazioni e della gestione delle centrali idroelettriche.
Sull'energia idroelettrica si gioca una partita fondamentale per il nostro territorio. Una partita non solo economica ma anche dal profondo valore culturale. Perché l'acqua è una risorsa strategica, è il bene comune per eccellenza, e una sua gestione interamente pubblica potrebbe segnare un ulteriore ampliamento e potenziamento delle prerogative autonomistiche della nostra Provincia.
La sfida potrebbe essere ancora più ambiziosa e potrebbe riguardare il coinvolgimento diretto dei cittadini e degli enti locali trentini nella gestione del settore e l’attivazione di forme di azionariato diffuso per la raccolta delle risorse necessarie. In tal modo i cittadini residenti in Trentino e gli enti locali potrebbero avere un proprio spazio nella gestione, significativo e riconoscibile, e sugli utili prodotti potrebbero produrre direttamente benefici diffusi e maggiori risorse da investire in servizi ed infrastrutture pubbliche. In tal modo i risparmi dei trentini potrebbero essere investiti sul territorio, quasi certamente in maniera redditizia, e produrre un utile collettivo attraverso l'uso e la valorizzazione delle risorse pubbliche del territorio. Al contempo la presenza di un controllo diffuso potrebbe meglio garantire un utilizzo sostenibile e duraturo della risorsa acqua. I cittadini, direttamente o attraverso le rappresentanze istituzionali a loro più prossime, sarebbero in tal senso protagonisti nell'uso e nella gestione delle risorse naturali, e questo è uno dei capisaldi della nostra Autonomia.
A tal proposito in data 07/10/2020 il Consiglio provinciale, in relazione al disegno di legge n. 49 "Modificazioni della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l'attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n. 235. Istituzione dell'azienda speciale provinciale per l'energia, disciplina dell'utilizzo dell'energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell'articolo 13 dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7), della legge provinciale sull'energia 2012, della legge provinciale sulle acque pubbliche 1976 e della legge provinciale sull'agricoltura 2003", ha approvato l’ordine del giorno 256/XVI avente ad oggetto la partecipazione popolare nella proprietà dei grandi impianti idroelettrici.
Con l’Ordine del giorno citato il Consiglio ha impegnato la Giunta provinciale a valutare la praticabilità giuridico-economica di un'eventuale trasformazione di Dolomiti Energia in public company; a valutare la praticabilità giuridico-economica del coinvolgimento di un azionariato diffuso nella acquisizione dei c.d. beni asciutti, allo scopo di incentivare la partecipazione diretta dei cittadini e degli enti locali trentini e favorire l'attivazione di risorse private nella gestione delle risorse naturali e nello sviluppo del nostro territorio e a riferire su questi punti alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale.
Nel percorso di audizioni attivato dalla Terza commissione per l’istruttoria del DDL 81/XVI, è emersa in maniera forte e trasversale la riflessione attorno alla possibilità di utilizzare lo strumento della società misto pubblico privata per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche in scadenza, sia di grande che di media dimensione. Il dibattito ha evidenziato come la preoccupazione attorno allo strumento apparentemente più semplice della messa a gara delle concessioni sia presente negli imprenditori trentini come nei rappresentanti delle istituzioni locali, nelle rappresentanze dei lavoratori come in quelle dei BIM; tutti interlocutori uniti nel riconoscere all’acqua ed al suo sfruttamento un ruolo centrale nel futuro di questa terra ed un valore che va oltre il solo tema delle risorse economiche che può generare.
Ciò lascia presupporre che una convinta e forte regia della Provincia potrebbe portare il Trentino a strutturare un modello di gestione del settore idroelettrico più ambizioso e sicuramente più tutelante della comunità trentina nel suo complesso.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta
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ad organizzare assieme alla Terza Commissione permanente del Consiglio provinciale, entro due mesi dall’approvazione del ddl 81/XVI o contestualmente alla presentazione dei risultati delle analisi e delle valutazioni compiute in seguito agli impegni assunti con l’odg 256/XVI collegato al ddl 49/2020, un momento di approfondimento tecnico sullo strumento della società misto pubblico privata per la gestione delle concessioni idrolettriche invitando all'incontro anche i rappresentanti della Federazione delle Cooperative, dei BIM, della CAL delle sigle sindacali e datoriali.
cons. Alessio Manica