Proposta di mozione n. 226/XVI – COVID e esigenze della scuola trentina
Trento, 22 maggio 2020
Proposta di mozione n. 226
La scuola al tempo del COVID: strutture e digitalizzazione
La scuola è di certo uno dei settori più colpiti dall’emergenza COVID-19, e nonostante per molti settori ed attività sia già iniziata la cosiddetta fase 2 ancora per la scuola si è lontani dal capire tempi e modi della prossima riapertura. L’incertezza che grava sul mondo della scuola sta creando non pochi disagi a tutti coloro che di questo mondo ne fanno parte, a cominciare dagli studenti e dalle loro famiglie e poi i dirigenti scolastici, il corpo docente e tutti i lavoratori e i Comuni. Ad oggi mancano ancora dei protocolli e delle linee guida, tanto a livello statale quanto provinciale, che possano aiutare tutti i soggetti ad orientarsi in vista della riapertura, a pianificare eventuali interventi necessari a garantire l’agibilità delle strutture e a programmare risorse, calendari, didattica, ecc. Il Consiglio provinciale in data 5 maggio 2020 ha dedicato una seduta straordinaria all’emergenza scuola votando una risoluzione la n. 16 che da molte indicazioni e direttrici di lavoro alla Giunta sul come immaginare ed organizzare la ripresa della scuola all’interno di un piano articolato che guarda sia al breve che al lungo periodo. Alcune indicazioni logistiche sulla scuola che verrà si possono però già immaginare, come per esempio la necessità di maggiori spazi per la didattica e per le attività collaterali (sport, mensa, ecc.) - come testimonia la nota ai Comuni del Dirigente dott. Ceccato di data 11/05/2020 avente ad oggetto la rilevazione spazi disponibili per la ripresa dell’attività scolastica a settembre 2020 - maggiore dotazione e frequenza dei mezzi per il trasporto pubblico scolastico, la necessità di una maggiore dotazione di infrastrutture digitali, oltre ad hardware e software in grado di supportare meglio nuove forme di didattica online. La necessità di garantire maggiore spazio per ogni studente può rivelarsi in tal senso molto complicata e richiede certamente il tempo e le risorse economiche necessarie per poter progettare ed implementare interventi di adeguamento. Le soluzioni per far fronte alla necessità di una maggior dotazione di spazio pro capite potrebbero essere diverse. Preso atto che dalle prime indicazioni operative trasmesse dal Dipartimento istruzione dovrà essere assicurato uno spazio minimo di 3mq per ogni persona presente in ogni singola aula, è facile prevedere che verrà chiesto ai Comuni di adoperarsi per adattare gli spazi didattici negli edifici scolastici, modificando quelli esistenti o cercando nuove soluzioni – in edifici non scolastici o attraverso l’impianto di tensostrutture o altre strutture amovibili - magari cercando anche di evitare una eccessiva dispersione territoriale tra edifici diversi. A questo, che è già molto, si aggiunge la questione temporale, perché tutti gli interventi dovranno essere implementati entro settembre, in tempo per l’avvio dell’anno scolastico. Le incognite sono insomma molte, e a queste si aggiungono pure le incertezze legate alle figure dirigenziali e alle risorse. In questo stato di forte precarietà e di poca chiarezza normativa e gestionale, sarebbe indispensabile per i Comuni avere quantomeno la garanzia di avviare la programmazione degli ingenti interventi con le figure professionali che saranno chiamate a dirigere la scuola il prossimo anno, mentre ad oggi non si sa ancora quali saranno i dirigenti dei vari istituti per il prossimo anno scolastico. Gli incarichi dirigenziali della scuola trentina per l’anno scolastico 2019-2020 furono assegnati dalla Giunta provinciale nell’agosto del 2019 ma è evidente che quest’anno le nomine non possono essere fatte così in là nel tempo. Serve fin da subito la certezza di chi sarà chiamato a dirigere gli Istituti, in modo che si possa instaurare da subito una collaborazione tra Istituti ed enti locali nella pianificazione, programmazione ed implementazione degli interventi necessari per l’avvio del prossimo anno scolastico. Potrebbe essere sensato in virtù del momento emergenziale non procedere ad alcuna modifica di sede quest’anno. Stessa certezza è richiesta per quanto riguarda le risorse spendibili sull’edilizia e sull’infrastrutturazione scolastica. È impensabile che possano essere i Comuni da soli a farsi carico del probabile piano di adeguamento. Le risorse però destinate alla scuola erano poche prima, anche a causa delle decisioni prese nel post-VAIA, e rischiano di essere del tutto insufficienti ora. Le uniche risorse disponibili per acquistare beni per la didattica (tablet, PC, apparecchi di laboratorio, lavagne interattive), per esempio, nell’ultimo anno pare siano state le economie dell'anno precedente, previa approvazione dei bilanci di assestamento degli Istituti da parte della Giunta provinciale, delibera che nel 2019 è stata adottata dopo la metà del mese di luglio. Alla luce della situazione attuale è facile capire come siano ora necessarie molte risorse e molto presto, da destinare sia all’edilizia e all’infrastrutturazione scolastica che alla dotazione di strumenti per la didattica. Va anche valutato il rischio che in corso d’anno possa essere necessario sospendere l'attività didattica in presenza. Quindi le scuole devono essere nelle condizioni di garantire, in ogni caso e per ogni ordine e grado, il pronto e immediato passaggio alla didattica a distanza. Risulta in tal senso necessario verificare il collegamento in fibra ottica di tutte le strutture scolastiche trentine (allo scrivente risulta che non tutte sono ad oggi allacciate) e, se necessario, prevederne il collegamento; garantire a tutti gli alunni pc o tablet, e prevedere quindi le risorse in tal senso per le famiglie che non ne dispongono; dotare tutte le scuole entro settembre di registro elettronico, al fine di garantire ad ogni docente la possibilità di comunicare a distanza con alunni e genitori utilizzando i canali di comunicazione istituzionali interni alla scuola.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta
- a completare nel più breve tempo possibile, le linee guida ed i protocolli di sicurezza, delle direttive per il settore scuola, tali da garantire ai Comuni e agli Istituti la possibilità di pianificare e programmare gli interventi strutturali ed infrastrutturali necessari all’avvio dell’anno scolastico;
- a deliberare nel tempo più breve possibile in merito all’assegnazione dei Dirigenti dei vari Istituti, così da consentire agli stessi di programmare assieme ai Comuni e al corpo docente quanto necessario in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico;
- a creare con il prossimo assestamento di bilancio, previo accordo con il CAL, un capitolo destinato agli interventi di edilizia scolastica necessari per garantire a tutti gli studenti l’avvio del prossimo anno scolastico in presenza;
- a garantire entro l’avvio del prossimo anno scolastico il collegamento in fibra ottica in modalità FTTH di tutti gli istituti scolastici trentini, di ogni ordine e grado;
- a dotare entro l’avvio del prossimo anno scolastico di registro elettronico, tutti gli istituti scolastici trentini, di ogni ordine e grado;
- a creare, sempre con il prossimo assestamento di bilancio e previo confronto con tutti gli Istituti, un fondo per la digitalizzazione scolastica, che garantisca l’accesso alle famiglie in stato di bisogne a risorse da destinare all’acquisto di PC o tablet.
cons. Alessio Manica
cons. Sara Ferrari