Interrogazione scritta n. 1575/XVI – Perchè si promuove il Trentino con foto scattate altrove?
Interrogazione scritta n. 1575/XVI
Si fa seguito con la presente all’interrogazione a risposta scritta n. 1559/XVI, rubricata “Respira, sei in Trentino”. “Respira, sei in Trentino” è, come noto, lo slogan di una delle campagne promozionali turistiche lanciate da Trentino Marketing per promuovere l’estate trentina 2020. La pubblicazione è stata presentata nei giorni scorsi dalla società provinciale che si occupa di promozione del territorio, Trentino Marketing. Delle otto foto promozionali del Trentino usate per la campagna, ben due non sono trentine, ma scattate in Serbia. La prima, che ha per titolo «La gioia ha un profumo» e per didascalia «Laghi di Levico e Caldonazzo», è stata realizzata su un laghetto serbo nel 2018 ed è acquistabile sul catalogo di Getty Images ad un prezzo compreso tra i 50 e i 475 euro. La seconda foto ha per didascalia «Val Brenta, Dolomiti di Brenta», ma anche questa in realtà non è stata realizzata in Trentino bensì in Serbia, dallo stesso autore del primo scatto. La prima foto, in particolare, è stata già usata più volte per importanti campagne pubblicitarie come Soberlink, The Telegraph, Dailybreak, The law society of New South Wales, Voce arancio - ING, Nexi, Riverstone dental care, Chico Mall, ADAC, SNFC, Iveco, The Tribune, Gunder, Toyota. Grandi firme, ma nessuna di queste si occupa di marketing territoriale, cioè di promuovere le unicità di un territorio. L’Assessore provinciale al turismo, intervistato ha risposto che “lascio parlare il capo della Trentino Marketing”, Maurizio Rossini. Questo, a sua volta intervistato, ha dichiarato che “non sono foto definitive, a noi interessava a grandi linee individuare i soggetti”, aggiungendo però che “in realtà è un’operazione che si fa spesso.” In un successivo comunicato, Trentino Marketing ha dichiarato che “visto il periodo di lockdown e i tempi di realizzazione di una campagna pubblicitaria abbiamo scelto serenamente di post-produrre una nostra fotografia con l'inserimento di un'altra immagine di stock”. Sul tema è intervenuta anche la Prof.ssa Mariangela Franch, ordinaria dell’Università di Trento ed esperta di turismo, e non posso che fare mie le sue parole. In particolare ha dichiarato: “Non è il momento di giocare con la realtà. In tutta la mia carriera professionale ho cercato di far capire che il marketing non è essere "marchettari", ma intrattenere una relazione corretta con i clienti con uno scambio di contenuti. [...] anche la pubblicità ha un'etica: il destinatario del messaggio merita rispetto. È una bella foto, ma non parla del Trentino ed è un peccato. Perché non investiamo in quello che abbiamo creato in tanti anni?”. Tutto ciò premesso,
si interroga l’Assessore competente per sapere
- Chi è il responsabile della campagna per Trentino Marketing;
- Chi ha preso o ha autorizzato la decisione di utilizzare per la campagna delle foto non trentine;
- Qual è l’Agenzia che ha supportato Trentino Marketing nella produzione di questa campagna;
- Con quale procedura è stata scelta e incaricata l’Agenzia;
- A quanto ammonta il compenso per l’incarico;
- A quanto ammonta il costo complessiva dell’intera campagna;
- Sulla base delle precedenti esperienze, quanto sarebbero costati i due set fotografici sul Lago di Caldonazzo e sul Brenta;
- Sulla base di quanto dichiarato dall’Amministratore unico di Trentino Marketing, in quale percentuale Trentino Marketing per le proprie campagne promozionali utilizza foto non trentine bensì foto prodotte altrove e acquistate online;
- Se, astrattamente, ritiene ipotizzabile una campagna marketing curata dall’IDM Alto Adige per promuovere il Lago di Braies fatta utilizzando delle fotografie scattate altrove, acquistate online e già ampiamente riusate.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta