Alessio ManicaTemi Acqua Interrogazione n. 4260/XVI – Nuovi bacini idrici sul Monte Bondone

Interrogazione n. 4260/XVI – Nuovi bacini idrici sul Monte Bondone

Trento, 31 gennaio 2023

Interrogazione n. 4260/XVI

Quanti bacini sul Monte Bondone?

Da anni ormai si parla di un nuovo bacino di raccolta dell’acqua per l’innevamento delle piste da sci del Bondone.

A quanto pare Trento Funivie, la società che gestisce gli impianti del Monte Bondone, il cui maggiore azionista è Trentino Sviluppo, ha individuato 12 siti differenti potenzialmente adatti per la costruzione del nuovo bacino. Impianto che, se sono veri i numeri riportati dal presidente Fulvio Rigotti, dovrebbe portare la disponibilità d’acqua dagli attuali 60 mila metri cubi a 210 mila, aggiungendo quindi un invaso da 150.000 mc.

Non è chiaro dove dovrebbe collocarsi il nuovo bacino, o i nuovi bacini, visto il numero dei siti individuati. Secondo resoconti giornalistici, pare che nell’ultima assemblea straordinaria dei soci di Trento Funivie tenutasi nel mese di gennaio il Presidente Rigotti abbia affermato che le ipotesi prospettate in passato di realizzare un bacino artificiale sulla nella piana delle Viote siano state accantonate, perché considerate troppo impattanti, e che si stia lavorando per una collocazione alternativa, ad alta quota e che abbia una valenza non solo di serbatoio per l'innevamento artificiale, ma anche per eventuali emergenze idriche, per l'irrigazione e con possibile utilizzo turistico con area balneabile.

La risorsa idrica va sempre maneggiata con cura e attenzione. A maggior ragione quando riguarda luoghi con un delicato equilibrio naturale come sono gli ambienti alpini.

É evidente che i motivi che reggevano le resistenze ad un nuovo bacino di stoccaggio nella Piana delle Viote, estrema variabilità delle sorgenti, il delicato equilibrio idrico, il forte impatto ambientale, non possono non essere presi in considerazione anche per valutare le ipotesi alternative che pare abbia trovato Trento Funivie.

Ve anche messo sul piatto, per la realizzazione di un nuovo bacino per l’innevamento artificiale, quanto questo impianto possa collimare, o confliggere, col progetto recentemente avanzato di costituire un ente parco, coinvolgendo ASUC e i diversi comuni che gravitano attorno al Monte, per tutelare il territorio del Bondone.

Tanto premesso

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

  1. per sapere quanti e quali siano effettivamente i siti individuati da Trento Funivie come possibili sedi di un bacino idrico finalizzato principalmente al sostentamento degli impianti di innevamento sul Monte Bondone;

  2. quanti e quali di questi siti si trovano su proprietà delle Asuc, quanti e quali su proprietà privata o su proprietà comunale;

  1. a che punto è l’istruttoria provinciale per l'individuazione del o e dei siti adatti, chi eventualmente dovrà farsi carico dei costi di costruzione e mantenimento considerando che nelle intenzioni di Trento Funivie dovrebbero servire non solo per l'innevamento artificiale, ma anche per eventuali emergenze idriche, per l'irrigazione e con possibile utilizzo turistico nei mesi estivi.

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

cons. Alessio Manica