Interrogazione n. 4178/XVI – L’edilizia popolare nella pianificazione urbanistica
Trento, 05 dicembre 2022
Interrogazione a risposta scritta n. 4178/XVI
L’edilizia popolare nella pianificazione urbanistica
In Trentino, come noto, esiste un grande problema legato alle politiche della casa e più in particolare alla carenza di alloggi popolari – nuovi o di risulta - a fronte di un continuo aumento delle domande.
Tale situazione non è il frutto casuale di fenomeni incontrollabili, ma è stata causata, o quantomeno molto aggravata, dall’inattività della Giunta provinciale e dall’adozione di scelte sbagliate, oltrechè, più in generale, dall’aver ignorato l’importanza di una seria politica per la casa, preferendo concentrarsi su azioni dal carico impatto comunicativo, propagandistico ed elettoralistico ma incapaci di risolvere il problema di chi chiede una casa perché una casa non la ha.
Nei mesi scorsi i Sindacati erano tornati a farsi sentire sul tema degli alloggi popolari e delle politiche per la casa, dichiarando che “Le politiche abitative in Trentino sono ferme al palo”, anche perché “mancano alloggi messi a disposizione delle famiglie che fanno fatto richiesta di una casa popolare. Dal bilancio sociale di ITEA emerge la drastica frenata nella realizzazione di nuove case e della ristrutturazione e messa disposizione degli appartamenti di risulta”. Inoltre, continuavano i Sindacati, “nuovi alloggi non se ne prevedono, la messa a disposizione di quelli di risulta proceda con estrema lentezza e si riducono complessivamente i sostegni al pagamento dei canoni per chi non potendo accedere ad alloggi ITEA deve andare in affitto sul libero mercato.”
Anche sulla base di queste dichiarazioni, ma soprattutto in virtù delle molte segnalazioni ricevute rispetto alle lunghe lista d’attesa per accedere ad alloggio popolare, in data 10/06/2022 ho depositato un’interrogazione (3782/XVI) per chiedere alla Giunta provinciale: 1. quante sono le domande di alloggio pubblico ad oggi inevase; 2. quanti sono, Comune per Comune, gli alloggi ITEA al momento sfitti; 3. quanti sono, Comune per Comune, gli alloggi ITEA che necessitano di intervento edilizio per poter essere poi assegnati; 4. quali sono nel dettaglio, Comune per Comune, gli interventi edilizi su patrimonio ITEA già approvati e programmati e in che fase sono; 5. quanti alloggi in seguito a questi interventi saranno recuperati.
La Giunta rispondeva all’interrogazione succitata dicendo “che alla data del 30 giugno 2022 delle n. 3115 domande di alloggio pubblico presentate n. 2805 sono inevase (cioè in attesa di assegnazione) e n. 143 sono ammesse (in corso di assegnazione o alloggio locato)” e fornendo i dati richiesti. In conclusione la Giunta argomentava dicendo che “Da ultimo ITEA S.p.A. comunica di aver intrapreso l’iter di valutazione progettuale di efficientamento energetico con riqualificazione esterna degli edifici per complessivi n. 162 edifici, in cui ricadrebbero n. 1839 alloggi gestiti dalla medesima. In ragione delle peculiarità di ciascuna tipologia di condominio, la Società rappresenta che si sta adoperando per portare a termine quanti più interventi possibili, il tutto muovendosi su dimensioni e interventi che trovano la propria sostenibilità, anche grazie al meccanismo del recupero fiscale delle detrazioni spettanti e alla cedibilità dei crediti prodotti dall’applicazione delle disposizioni in materia di superbonus.”
In attesa di questi interventi, che richiedono ovviamente tempi tecnici medio-lunghi, rimane da gestire una situazione complessa, resa ancora più critica dal rapido peggioramento della congiuntura socioeconomica globale e da un forte indebolimento della capacità di acquisto delle famiglie, con un sempre
maggior numero di queste a rischio povertà. E questo deve essere fatto con azioni immediate in grado di
fornire subito una risposta a tutte quelle famiglie la cui richiesta di alloggio non è stata accolta.
Ma risulta anche necessario guardare al futuro e porre oggi le basi per cui non si ripeta domani la situazione in cui ci troviamo oggi. E per fare questo risulta importante avere un quadro dettagliato della situazione – si rinnova qui l’invito all’attivazione dell’Osservatorio sulla casa - non solo dal punto di vista edilizio ma anche da quello urbanistico, cioè di pianificazione e di programmazione.
Ciò premesso,
si interroga la Giunta provinciale per sapere
1. quante sono e dove sono localizzate nella pianificazione urbanistica provinciale e/o comunale le
aree a destinazione edilizia economico popolare, con riferimento in particolare ai Comuni con
maggiore pressione antropica, residenziale e turistica;
2. quali sono i piani di intervento di Itea su queste aree;
3. se esiste un obbligo in capo ai Comuni di individuare nei propri piani regolatori dei contingenti
di aree da destinare a edilizia economico popolare;
4. se si, se esiste una mappatura puntuale della Provincia rispetto a tali aree.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
cons. Alessio Manica