Interrogazione n. 3379/XVI – Carenza di medici in Valle dei Laghi
Trento, 18 gennaio 2022
Interrogazione n. 3379/XVI
Mancano i medici di famiglia: come si intende affrontare concretamente il problema
L’assistenza medica di base in Valle dei Laghi è sempre più problematica. Nel 2021 si sono ritirati per pensionamento diversi medici di medicina generale, più comunemente chiamati anche medici di famiglia, e non si son ancora trovati i sostituti. Il problema è particolarmente sentito dalle persone anziane che si trovano in grave difficoltà anche per farsi prescrivere i farmaci di cui hanno bisogno. Pare che molti giovani invece abbiano optato per medici di base con sede ambulatoriale a Trento o in altre località, non sempre raggiungibili facilmente anche con i mezzi pubblici. Il problema coinvolge qualche migliaio di cittadini, tanto che si sono mossi anche i tre sindaci di Madruzzo, Valle Laghi, Cavedine e il commissario della Comunità denunciando una situazione ormai insostenibile con una accorata lettera inviata all’assessora Stefania Sagnana e al direttore generale dell’Azienda provincia per i servizi sanitari. “Non è assolutamente tollerabile che la popolazione del nostro territorio, con particolare riferimento alle fasce più deboli, si trovi in una situazione di così grande precarietà” scrivono i quattro. Pur tenendo conto che la carenza di medici di medicina generale non può essere imputata alla Giunta provinciale, l’organizzazione dell’assistenza medica rimane in capo ad essa e appare ancor più deficitaria se si considera che i partiti che la compongono e sostengono hanno fatto dell’attenzione ai territori periferici, con frequenti giunte provinciali organizzate nei vari comuni più lontani da capoluogo, un vessillo, evidentemente da sventolare a favore del pubblico, ma con poca o nulla sostanza. Riaprire un punto nascita a Cavalese, poco utilizzato anche dalle residenti e peraltro ora chiuso per fare spazio ai ricoveri dovuti alla pandemia, e poi lasciare intere valli senza una efficiente organizzazione della medicina generale appare quantomeno contraddittorio e sicuramente poco utile per la comunità trentina. Considerando che non è immaginabile aspettare i nuovi medici che si formeranno nella nostra nuova facoltà di medicina, ci si attende dalla Giunta provinciale una soluzione organizzativa adeguata alle necessità che stanno emergendo un po’ in tutto il territorio provinciale.
Tanto premesso,
interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente per sapere
- come intenda la Giunta affrontare concretamente il problema derivante dalla carenza di medici di medicina generale ed in particolare la situazione che si è creata nella Valle dei Laghi in seguito al pensionamento di alcuni professionisti.
A norma di regolamento chiedo risposta scritta.
cons. Alessio Manica