Interrogazione n. 3135/XVI – Lavori di approntamento della Trentino Music Arena
Trento, 25 ottobre 2021
LAVORI PER VASCO
Pare che in questi giorni siano iniziati i primi lavori adatti a rendere utilizzabile l’area “San Vincenzo” a sud di Trento, in vista del concerto di Vasco Rossi. Per eseguire gli stessi sembra che la Giunta provinciale abbia deciso di avvalersi di uomini e mezzi della Protezione Civile. Si tratta, senza dubbio, di una scelta molto originale, posto che tali lavori non rientrano affatto nelle competenze del sistema della Protezione Civile provinciale, così come stabilito dall’art. 1 della legge istitutiva (L.P. 10 gennaio 1992 n. 2 “Organizzazione degli interventi della Provincia in materia di protezione civile”) che così recita: “La presente legge disciplina gli interventi di competenza della Provincia in materia di Protezione civile per la previsione e pronto soccorso nelle pubbliche calamità, diretti a: a) realizzare adeguate attività di previsione e prevenzione; b) coordinare ed attuare operazioni di assistenza e soccorso alle popolazioni colpite, nonché l’esecuzione dei lavori di carattere urgente ed inderogabile diretti a garantire il ripristino dei servizi essenziali; c) favorire la ricostruzioine di beni pubblici e privati danneggiati o distrutti. (Omissis)”
E’ del tutto evidente che i lavori previsti per la Trentino Music Arena non rinetrano in nessuna di queste categorie ed è pertanto necessario capire in base a quali disposizioni normative la Protezione civile viene utilizzata come una normale impresa di costruzioni, togliendo, fra l’altro, lavoro proprio a quelle imprese private locali che la Giunta afferma sempre di voler tutelare ed incentivare.
Da alcune autorevoli dichiarazioni apparse sulla stampa, si apprende poi che, per far posto alla grande platea all’aperto, è necessario provvedere a rimuovere tutte le attività agricole presenti in zona, espiantando ettari di terreno produttivo di qualità, peraltro nel totale silenzio delle Organizzazioni categoriali che non levano alcuna voce in difesa della vocazione e della produzione agricola in quell’area. Ma non basta.
Si espianterà per una sola manifestazione!!! Lasciando poi una gigantesca area vuota, che pare piuttosto difficile utilizzare frequentemente in quella conformazione e strutturazione.
Dalla stessa fonte si viene anche a conoscenza della necessità di abbattimento di alcuni manufatti costituiti anche da amianto ed il cui trattamento comporta costi elevatissimi e della decisione di seminare erba su tutte le particelle fondiarie interessate all’operazione. Quest’ultima sembra essere una decisione piuttosto difficile da realizzare nelle forme classiche della semina e della crescita, posto che andiamo verso la stagione fredda e che l’erba non cresce in un giorno solo. E quindi? Sarebbe interessante sapere se la Provincia ha un “piano B”, ovvero se intende acquistare prato naturale a strisce già pronte e da posizionare su tutta l’area d’interesse e con quali costi, resi più onerosi anche dal fatto che poi quell’erba non può essere riutilizzata soprattutto se molto calpestata.
I problemi si affastellano l’uno sull’altro, se si considera che almeno parte dei lavori previsti dovrebbe necessitare di progetti che vanno discussi nelle competenti sedi comunali e verificati sotto il profilo urbanistico, visto che si tratta comunque di un cambio di destinazione d’uso dei terreni: da agricolo a servizi, con tutto quello che ciò comporta.
Risulta anche che non dovrebbe essere posizionata alcuna struttura fissa e che tutto si dovrebbe “risolvere” in una grande area verde, con un vasto anello di pista battuta, dove ci si aggancerà con i vari servizi (acque bianche e nere, alimentazione impianti, illuminazione ecc.) e con una serie indispensabile di uscite di emergenza. Ma se così stanno i progetti, cosa si intende per “Trentino Music Arena”? Un enorme prato con qualche presa di corrente e qualche scarico idraulico?
L’impressione è che gli annunci siano stati ben più pomposi della realtà e ciò vale anche per i parcheggi che, pur sommando tutte le disponibilità (aree Zuffo, ex Italcementi, Not ed altri spazi attualmente liberi), no superano la cifra totale di qualche migliaio. E il resto?
Tutto ciò premesso, si chiede di interrogare la Giunta provinciale per sapere:
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale nell’area interessata alla realizzazione della “Trentino Music Arena”, i lavori sono affidati alle squadre della Protezione civile ed, eventualmente, su quale dettato normativo poggia una simile decisione e quali costi la stessa comporta per il bilancio provinciale;
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale vanno abbattuti alcuni manufatti che contengono amianto e quindi quali eventuali costi ciò comporta a carico delle casse pubbliche;
- se corrisponde al vero la notizia secondo la quale tutta l’area interessata verrà coperta da un manto erboso e se, eventualmente, si intende acquistare le strisce di prato già pronto e con quali relativi costi nel dettaglio;
- in base a quali requisiti l’area, minimamente attrezzata come descritto in premessa, si potrà chiamare “Trentino Music Arena”, posto che non ci sarà alcuna struttura fissa e che anzi, come pubblicamente affermato dall’ Assessore competente, a conclusione dell’evento verrà tutto smobilitato;
- quanti e quali previsioni urbanistiche comunali e provinciali sono necessarie per dar corso ai lavori di sistemazione dell’area interessata dalla manifestazione;
- quante e quali aree di parcheggio disponibili possono offrire una risposta adeguata alla presumibile domanda di collocazione degli autoveicoli, posto che quelle individuate fino ad oggi rappresentano solo una minima parte degli spazi disponibili
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
Cons. Alessio Manica