Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione n. 3093/XVI – Fusione tra “Trentino Sviluppo Spa” e “Patrimonio del Trentino Spa”

Interrogazione n. 3093/XVI – Fusione tra “Trentino Sviluppo Spa” e “Patrimonio del Trentino Spa”

Trento, 08 ottobre 2021

Interrogazione a risposta scritta n. 3093/XVI

Trentino Sviluppo e Patrimonio del Trentino: fusione si o fusione no?

Da molti anni si discute della possibile fusione tra le due società del sistema provinciale Trentino Sviluppo spa e Patrimonio del Trentino spa. Il progetto di fusione – analizzato e sostenuto anche dalla Commissione che ha operato negli scorsi anni proprio sul tema della riorganizzazione del sistema delle partecipate del sistema provinciale - è anche incluso nei documenti di programmazione della Provincia Autonomia di Trento.

In data 27/02/2020, in un’intervista rilasciata al Quotidiano Corriere del Trentino, l’Assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli affermava che “quella tra Trentino Sviluppo e Patrimonio del Trentino è una fusione fattibile”, aggiungendo che “lo scopo della commissione (di cui sopra ndr) era consultivo” e che se anche “non posso dire da solo quali saranno le ipotesi di lavoro della giunta” esistono “delle operazioni sicuramente fattibili”, a cominciare dalla fusione tra Patrimonio del Trentino e Trentino Sviluppo, “che pone il patrimonio immobiliare sotto un’unica casa e la gestione operativa di altro tipo sotto un’altra”.

In data 26/11/2020, sul Giornale Online del Consiglio provinciale, si leggeva che dalla Prima Commissione è arrivato il “via libera al programma di riordino delle società controllate della Provincia”. In particolare si leggeva che “in Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè (La Civica), oggi pomeriggio, è stato dato parere favorevole con 5 sì e tre astensioni, quelle di Marini, Rossi (Patt) e Tonini (Pd), alla delibera che contiene il programma triennale sulla riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali”, e che “l’assessore Spinelli, presentando la delibera, ha ricordato che la linea rossa seguita per questa operazione di riordino (la fusione tra Patrimonio del Trentino e Trentino Sviluppo ndr) rimane la legge Madia e che il programma contenuto nella delibera affrontata oggi dalla Prima commissione deriva dagli esiti di una commissione tecnica che ha presentato le analisi alla Giunta nel febbraio scorso.” L’assessore, si legge, “ha affermato che non si stravolge il programma 2018 – 2020 approvato dalla Giunta Rossi. Rimangono i poli di affinità: il polo immobiliare, Patrimonio del Trentino e Trentino Sviluppo, chiamate ad una gestione più rivolta al business e ITEA per la parte sociale.” Patrimonio del Trentino e Trentino Sviluppo, affermava Spinelli, “hanno caratteristiche che meritano di valutare l’ ipotesi di un loro possibile accorpamento. Trentino Sviluppo ha un patrimonio immobiliare con i poli di eccellenza e ricerca, la Patrimonio fa operazioni più volte a valorizzare il capitale immobiliare, creando possibili ponti con i privati anche per operazioni di riordino urbanistico.”

Alla luce di ciò in data 30/11/2020 depositavo l’interrogazione n. 2026/XVI a risposta scritta avente ad oggetto “Assetto societario e adempimenti in tema di trasparenza di Patrimonio del Trentino s.p.a.”. Nella stessa chiedevo alla Giunta “per quali ragioni politiche e tecniche si prevede l’accorpamento in un nuovo soggetto societario delle due realtà di “Patrimonio del Trentino s.p.a.” e di “Trentino Sviluppo s.p.a.” e quali obiettivi si intendono affidare a questo nuovo soggetto. Nonostante siano passati ad oggi 311 giorni, alla stessa non ho mai ricevuto riscontro da parte della Giunta provinciale.

Successivamente, con deliberazione n. 2019 del 04/12/2020, la Giunta provinciale approvava il "Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 18 della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1.” Nel Programma triennale la Giunta provinciale esprime “l’indicazione di integrare il Polo dello sviluppo con quello del patrimonio immobiliare, procedendo all’aggregazione tra Trentino Sviluppo S.p.A. e Patrimonio del Trentino S.p.A. entro il 31 dicembre 2021.” Al riguardo la Giunta dava mandato “a Trentino Sviluppo S.p.A. di elaborare, d’intesa con Patrimonio del Trentino S.p.A., il progetto di fusione.”

Da ultimo, in data 03/11/2021, in una lunga intervista rilasciata al Quotidiano l’Adige, il Presidente di Patrimonio del Trentino S.p.A. Andrea Maria Villotti ha dichiarato che la fusione tra Trentino Sviluppo S.p.A. e Patrimonio del Trentino S.p.A. “è un progetto superato nei fatti”, “tant'è che non rientra più nelle indicazioni date dall'azionista Provincia e messe nero su bianco”. Alla richiesta di approfondimenti Villotti risponde che “va chiesto all'azionista”.

Finora però l’azionista, e cioè la Provincia Autonoma di Trento e quindi la Giunta provinciale, non ha messo a parte il Consiglio di alcun cambiamento rispetto a quanto stabilito negli atti vagliati e votati dalla Commissione consiliare competente per materia e in particolare nel Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022.

Per questo, tanto premesso,

si interroga la Giunta provinciale per sapere

  1. se Trentino Sviluppo S.p.A. ha elaborato, d’intesa con Patrimonio del Trentino S.p.A., il progetto di fusione come disposto dalla Giunta provinciale con il Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022;

  2. se entro il 31/12/2021 sarà realizzata la fusione tra Trentino Sviluppo S.p.A. e Patrimonio del Trentino S.p.A., come disposto dal Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022;

  3. se no, con quale atto la Giunta provinciale ha riformulato la disposizione contenuta nel Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022;

  4. in tal caso, quali sono le valutazioni tecniche e politiche che hanno portato ad un ripensamento rispetto all’obiettivo della fusione di cui al Programma triennale per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali 2020-2022.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

cons. Alessio Manica