Interrogazione n. 2878/XVI – Realizzazione della Trentino music arena
Trento, 27 luglio 2021
Interrogazione n. 2878
“TRENTINO MUSIC ARENA” COME “EL PALAZ DEL DIAOL”?
E così, dopo tanti annunci ed altrettante smentite, la Giunta provinciale sceglie i grandi eventi e conferma il “post” del “Blasco”, con il quale il rocker di Zocca annuncia un suo concerto a Trento nel maggio del prossimo anno. E’ evidente che si tratta di una vera rivoluzione, a partire dalle strategie di comunicazione - affidate alle strategie di diffusione del rock anziché al più sobrio comunicato istituzionale che arriva sempre dopo - per giungere poi alla velocità di realizzazione della struttura che dovrebbe ospitare l’evento. Qui però la Giunta provinciale si è superata, perché pare aver affidato l’incarico, dieci minuti prima dell’annuncio, al ben noto studio di progettazione “Astharot, Belfagor & Satanass”, già apprezzato in Trentino per aver costruito in una notte palazzo Fugger in via Manci al modico prezzo di qualche anima. In realtà la gestazione è quella di una normale gravidanza, posto che ci separano solo nove mesi dalla fausta data ed è appunto per questa ragione, probabilmente, che la Giunta si è rivolta ad un team di esperti costruttori stranieri, anche alla faccia del motto “prima i trentini”, dimenticando che qualche buon diavolo c’è anche qui. L’ area però è già stata individuata ed è quella di San Vincenzo, che nulla ha a che fare con il patronaggio della devozione cattolica ma è il sito dove oggi si vaccinano i trentini, sito del quale nel maggio 2022 non avremo alcun bisogno perché nella prossima legge di bilancio la Giunta inserirà il divieto di ammalarsi per tutti i trentini d.o.c. ed anche per quelli “onorari”. Peccato solo che, se la proprietà della zona è della Provincia, la pianificazione urbanistica spetti al Comune di Trento che su quella realtà si è già espresso, in sede di “variante al P.R.G.”, con oggettivi limiti di edificabilità, la possibilità di realizzare volumi di dimensioni oltremodo contenute, gli accessi veicolari ridotti al minimo ed una rete di ciclabili, percorsi pedonali e spazi per il gioco. Ebbene, quale luogo migliore quindi per collocarvi l’erigenda “Trentino Music Arena” che Vasco Rossi, nel suo “post”, ritiene possa ospitare oltre le 100.000 persone? Certo qualche piccolo problema di dettaglio esiste, ma si tratta di sciocchezze. Per superare, ad esempio, il problema delle code automobilistiche createsi già per una campagna vaccinale segnata da numeri nell’ordine di qualche centinaio di automobili, si prevede la perforazione della Vigolana, con la creazione di una megaparcheggio coperto ed un collegamento diretto con la Valdastico, mentre sotto il profilo ferroviario si pensa ad una stazione dedicata alla “Trentino Music Arena” e sistemata sotto l’aereoporto in diretto collegamento con il Brennero e con le principali rotte aeree. Insomma, bazzecole, quisquilie e pinzellacchere. Ma la “Trentino Music Arena” cos’è ? Forse una mega struttura concertistica, tale da far impallidire l’auditorium “Parco della Musica” di Roma? Forse una replica moderna della “Meistersinger Halle” di Norimberga? Forse una struttura che c’è ma non si vede, proprio come gran parte della politica di questa Giunta provinciale? O forse solo……..un palco ed una distesa di asfalto, come preconizza la stampa locale? Per ogni evenienza, si potrebbe però adottare il “Metodo 1938”. Quando Hitler venne in visita a Roma, la città fu restaurata in poche ore con gli scenari di cartone di Cinecittà e Mussolini fece un figurone. Come sempre le idee sono chiare, anzi chiarissime, al punto che il Presidente della Provincia dichiara: “Abbiamo ritenuto opportuno sfruttare un evento di questo tipo che segna anche la ripartenza. Per l’urbanistica ed i costi vedremo.” (Corriere del Trentino 27.7.2021 pag. 2) Questa si che è programmazione, lungimiranza e senso della responsabilità di governo. Ma non basta. La Provincia, che ha voluto l’evento, lascia tutta l’organizzazione e al gestione allo staff del musicista emiliano che si occuperà anche della vendita dei biglietti, ma in questo caso – Udite! Udite! - qualche migliaio di biglietti, bontà loro, sarà riservato al pubblico locale Certo, nessuno dice quanto costerà alle casse provinciali quest’evento in un momento in cui forse sono altre le priorità per la finanza piubblica, mentre si alza unanime il plauso per la straordinarietà di una iniziativa che invece, per numeri e organizzazione, è del tutto normale nel grande circuito della musica rock e dei “concertoni”. Nell’attesa di conoscere gli ulteriori sviluppi di quella che già si annuncia come una rovente telenovelas,
si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- quale valutazione di ordine politico ed economico ha spinto la Giunta provinciale a sostenere quest’iniziativa e con quali costi, nel dettaglio, preventivati per l’esibizione artistica di Vasco Rossi;
- per quale ragione il Comune di Trento è stato coinvolto solo all’ultimo minuto ed in modo del tutto marginale, ben sapendo che l’esito dipende non poco dalla pianificazione urbanistica e dalle previsioni del P.R.G. cittadino;
- quale destino avrà eventualmente l’attuale centro vaccinale, posto che non sembra di poter avere certezze sulla conclusione o meno della campagna vaccinale (vedi ipotesi terza dose e nuove varianti);
- cosa si intende per “Trentino Music Arena”: una struttura fissa oppure una tensostruttura mobile e quindi solo un palco coperto ed attrezzato e quali costi sono stati fin qui preventivati per ognuna delle due opzioni qui riassunte;
- quali grandi eventi sono programmati per il prossimo triennio in tale spazio e con quali costi messi a bilancio;
- quali eventi sportivi internazionali si intendono promuovere in una eventuale struttura fissa e con quali costi, posto che, a tutt’oggi, non paiono esserci nemmeno i soldi per adeguare il Palaghiaccio di Miola di Pinè in vista delle Olimpiadi invernali.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Cons. Alessio Manica