Interrogazione n. 2566/XVI – Inserimento del collegamento funiviario tra Riva del Garda e Valle di Ledro tra le proposte per il Recovery Fund
Trento, 20 aprile 2021
Interrogazione a risposta scritta n. 2566
A che punto è la progettazione del collegamento funiviario Garda-Ledro?
Quando la Giunta Provinciale ha stilato nello scorso settembre l'ormai noto elenco dei 32 progetti da inviare al Governo a valere sui fondi del Recovery Fund, tra le varie opere che sono state inserite si ritrovavano anche alcuni collegamenti funiviari. Tra questi, quello che collegherebbe la Valsugana con gli Altipiani Cimbri, il collegamento tra la città di Rovereto e Folgaria e non ultimo quello che vorrebbe dare un collegamento su fune tra la città di Riva del Garda e la Valle di Ledro. Progetto questo non nuovo alla cronaca in quanto già qualche anno fa era emersa da parte la proposta di collegamento, ma che trova ora, con il suo inserimento nell'elenco di cui sopra, una prospettiva diversa e certo più concreta.
L’idea del collegamento funiviario tra Riva e Ledro era stata avanzata nel 2014 dall’associazione “Ledro Domani”, senza però trovare poi collocazione nel Piano territoriale di Comunità. Nei mesi scorsi l’Assessore alla viabilità del Comune di Ledro Roberto Sartori dichiarava che “abbiamo sempre appoggiato l’idea della funivia ma riteniamo che in questo momento sia prioritario piuttosto il progetto del tunnel di bypass dell’abitato di Molina, per sollevare così un tratto stradale oggi troppo congestionato, critico e non più sostenibile. Non sapevamo che la proposta della mobilità su fune fosse stata inserita nell’elenco delle opere destinate al “Pnrr”: nei mesi scorsi, in occasione di una videoconferenza, il presidente Fugatti ci aveva chiesto delle informazioni, ma nulla più. Se questi fondi dovessero arrivare, ben vengano, ma da parte nostra verrà in ogni caso data priorità alla circonvallazione sotto e non sopra la montagna».
Più recentemente l’Assessore provinciale agli enti locali Mattia Gottardi ha dichiarato che “costi e benefici vanno effettivamente approfonditi, ma siamo ancora in una fase largamente preliminare. I 23 minuti di percorrenza appaiono comunque competitivi rispetto ai 27' dell'attuale servizio pubblico di trasporto. L'opera merita un ragionamento allargato e adeguato”. Come si capisce da questa dichiarazione, il livello di approfondimento della progettazione di quest’opera è ancora preliminare, e i tempi richiesti dal Recovery Fund imporranno certo di concentrarsi su opere già in fase di progettazione definitiva o esecutiva così da garantire una migliore capacità e velocità di spesa in chiave anticongiunturale. Ciò nonostante, visto l'acceso dibattito che si è innescato nei territori interessati in relazione alla bontà della proposta del collegamento funiviario, sui suoi benefici sulla mobilità pendolare e turistica, sulla sostenibilità economica, sulla sostenibilità paesaggistica e ambientale, risulta ad avviso dello scrivente necessario approfondire meglio la proposta. Ciò anche alla luce del fatto che si presume che la proposta sia stata fatta oggetto di valutazioni
tecniche da parte della Giunta prima di procedere ad inserirla tra le richieste al Governo e quindi sostenerne la realizzazione. Non va infatti dimenticato, come già detto sopra, che le opere a valere sul Recovery Fund hanno tempistiche attuative precise e piuttosto brevi proprio per la finalità di rilancio e anticiclica che dovrebbero dispiegare, pertanto risulterebbe incoerente e forse anche irresponsabile avere inserito nel famoso elenco delle opere appena immaginate che potrebbero arenarsi alla prima verifica tecnica di fattibilità e causare così una perdita di risorse per il nostro territorio, che sarebbero potute confluire su altri progetti più avanzati. Alla luce di quanto sopra, e dato che ad oggi il Consiglio provinciale sta ancora aspettando che la Giunta provinciale presenti l'elenco definitivo delle opere che ha presentato o presenterà al Governo in virtù dell'interlocuzione avuta con lo stesso in questi mesi, e dato che non è quindi possibile sapere se l'opera qui in oggetto troverà ancora spazio nella proposta trentina per il Recovery Fund, tutto ciò premesso
si interroga la Giunta provinciale per sapere
- se è confermata l’intenzione della Giunta di inserire il collegamento funiviario tra Riva del Garda e la Valle di Ledro tra le proposte trentine per il Recovery Fund;
- a che livello di progettazione è l’opera in oggetto;
- il nome del professionista o dello studio che ha realizzato o sta realizzando il progetto;
- se l’opera è urbanisticamente conforme al PTC della Comunità Alto Garda e Ledro e ai PRG dei Comuni interessati;
- se in assenza di compatibilità urbanistica l’eventuale inserimento preveda un preciso percorso partecipativo;
- qual è, secondo i progetti sin qui realizzati, l'importo dell’opera e quali sono i costi di gestione negli stessi stimati;
- quali sono gli esiti delle analisi dei flussi di mobilità sin qui realizzati a supporti del progetto;
- se ci sono stati incontri formali con le Amministrazioni locali interessate e, se si, quale è stato l'esito.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
cons. Alessio Manica