Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione n. 2477/XVI – Dematerializzazione delle ricette mediche

Interrogazione n. 2477/XVI – Dematerializzazione delle ricette mediche

Trento, 2 aprile 2021

Interrogazione n. 2477/XVI

Attuazione in Trentino della dematerializzazione delle ricette mediche per farmaci non a carico del sistema sanitario nazionale

Con il 30 gennaio 2021 è entrato in vigore il decreto del Ministero dell’economia 30 dicembre 2020 “Dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale e modalità di rilascio del promemoria della ricetta elettronica attraverso ulteriori canali, sia a regime che nel corso della fase emergenziale da COVID-19.” Dal 30 gennaio quindi anche le cosiddette ricette bianche, quelle relative a farmaci che non sono a carico del sistema sanitario, farmaci che devono essere pagati direttamente in farmacia dell’acquirente, possono essere dematerializzate, ovvero messe in rete dal medico curante ed essere scaricate direttamente in farmacia, così come già avviene, con le cosiddette ricette rosse, quelle relative ai farmaci a carico del sistema sanitario. Si tratta sicuramente di una semplificazione importante per i pazienti, che non dovranno necessariamente recarsi dal proprio medico per farsi consegnare la ricetta cartacea, magari per farmaci che prendono già da tempo, e per i medici, che potranno evitare di convocare pazienti e fissare appuntamenti per consegnare un semplice foglietto stampato. È stato segnalato allo scrivente che però in Trentino non tutti i medici di base attualmente, a tre mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni del decreto, adottano regolarmente la nuova metodologia nelle prescrizioni. I pazienti di questi medici sono quindi costretti a recarsi nell’ambulatorio medico, previo appuntamento se non è presente un servizio di segreteria che può consegnare della ricetta, per ottenere l’indispensabile foglietto, senza il quale il farmacista non può consegnare i farmaci richiesti. In questo periodo segnato dal Covid-19 e dalle conseguenti restrizioni sociali finalizzate ad evitare la diffusione del virus, il doversi recare in un ambulatorio medico, in un ambiente inevitabilmente frequentato anche da persone potenzialmente contagiose, per ottenere una ricetta che potrebbe essere semplicemente messa in rete e scaricata in farmacia appare quantomeno inopportuno.
Tanto premesso,
interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente per sapere
  • se sono a conoscenza del problema, quale è lo stato di attuazione in Trentino del decreto citato in premessa, quali azioni concrete intende avviare l’amministrazione provinciale affinché la dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale diventi pratica diffusa tra tutti i medici di base del servizio sanitario provinciale.

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

cons. Alessio Manica