Interrogazione n. 2357/XVI – Coppa del Mondo di sci e Trento DOC
Trento, 4 marzo 2021
Interrogazione a risposta scritta n. 2357/XVI
Che fine ha fatto il Trento DOC nella Coppa del Mondo di sci?
Nella seduta del 3 febbraio 2021, il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha approvato la mozione n. 89/XVI - prima firmataria la Cons.a Ambrosi - avente ad oggetto la valorizzazione delle produzioni vitivinicole autoctone del Trentino, a partire dalla denominazione Trento DOC (questo il nome della denominazione, e non Trentodoc, che è invece il nome di un Istituto e di marchio collettivo territoriale). La mozione in parola impegna la Giunta provinciale “ad attivarsi, in sinergia con associazioni ed operatori del settore, per promuovere una maggior valorizzazione delle produzioni vitivinicole autoctone e identitarie e del territorio che le produce, produzioni che hanno nel Trentodoc (ndr, il nome della denominazione come già detto è in realtà “Trento” e non “Trentodoc”), prima denominazione italiana riservata esclusivamente al metodo classico, una loro punta di diamante.” La giornata di martedì scorso, grazie ad un importante player del vino trentino, è stata una giornata molto importante per la promozione del metodo classico trentino in Italia e nel Mondo. Infatti in data 02/03/2021 è stato reso noto il fatto che sarà lo spumante Ferrari il vino ufficiale del Campionato del Mondo di Formula 1, nel 2021 e per i prossimi tre anni. Alle Cantine Ferrari vanno i miei complimenti per questo successo che è aziendale ma che contribuisce anche alla promozione del nostro territorio nel mondo. Lo spumante Trento DOC non ha invece avuto la stessa fortuna, recentemente, su un altro importante palcoscenico che ha visto il nostro territorio protagonista, e cioè la tappa di Coppa del Mondo di Sci alpino ospitata in Val di Fassa dal 24 al 28 febbraio scorso. L’evento, come si può vedere sul sito https://www.valdifassaskiworldcup.it/, ha avuto tra i principali sponsor il Trentino, come reso evidente dalla massiccia presenza, anche in zona podio ed interviste, del nostro marchio territoriale. L’evento, ottimamente organizzato, ha riscosso come da aspettative un grande successo di pubblico televisivo e via web. Per le premiazioni delle atlete, visto proprio il forte investimento pubblico, era lecito aspettarsi festeggiamenti a base di spumante metodo classico Trento DOC, vera eccellenza e punta di diamante della spumantistica trentina, che avrebbe avuto in questa occasione un prezioso palcoscenico di promozione, sia di prodotto che di territorio. Invece le atlete premiate, tra cui anche l’italiana Brignone, hanno festeggiato con un altro spumante trentino, non metodo classico (o champenoise) ma metodo Charmat, non ottenuto con uve Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier ma con uve Müller-Thurgau. Un vino anch’esso trentino, ma che di certo non rappresenta la punta di diamante dell’enologia trentina né più in generale un’eccellenza enologica come è invece il nostro metodo classico. Pare insomma a chi scrive che si sia persa una preziosa occasione per mettere in mostra, su un palcoscenico così importante e così ben organizzato, una delle eccellenze del nostro territorio.
Per questo, tutto ciò premesso
si interroga la Giunta provinciale per sapere
- se è a conoscenza dei fatti su descritti;
- se non ritiene che la tappa di Coppa del Mondo in Val di Fassa poteva essere una preziosa occasione di promozione del metodo classico Trento DOC;
- se non ritiene più opportuno, in occasioni come questa, promuovere il prodotto di eccellenza della spumantistica trentina – e cioè il metodo classico - in luogo di altri prodotti;
- se non era possibile, visto l’importante intervento pubblico a sostegno dell’evento, lavorare per garantire - almeno nei momenti ufficiali e di maggior visibilità - la presenza di un prodotto a denominazione Trento DOC, seppur anche di un unico produttore e nell’ambito di altri rapporti di sponsorizzazione dell’evento.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
Cons. Alessio Manica