Interrogazione n. 2333/XVI – Valdastico, di quali penali parla Fugatti?
Trento, 23 febbraio 2021
Interrogazione a risposta scritta n. 2333
Ulteriori informazioni su eventuali penali in caso di mancata realizzazione del collegamento autostradale della Valdastico
Il completamento della Valdastico nord è un tema che gode sempre di grande attualità. Recentemente sono emerse alcune novità importanti, prima con il deposito della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità della sentenza emanata dal Consiglio di Stato in favore del Comune di Besenello, poi con la maxi richiesta di danni avanzata dalla Corte dei Conti agli ex vertici dell'Anas per la mancata realizzazione della Valdastico nord e il collegamento tra il Veneto e il Trentino. Di fronte a queste notizie il Presidente Fugatti ha tirato dritto, ancora una volta ignorando la forte opposizione espressa dai Comuni, dai territori e dalle comunità locali e ribadendo che la Giunta è favorevole alla Valdastico. Negli stessi termini si espresso il Dirigente generale competente per materia, che ha detto che entro pochi mesi verrà portata in Consiglio provinciale la variante del PUP con cui l’uscita del collegamento autostradale della Valdastico a Rovereto sud sarà inserita nel quadro pianificatorio urbanistico provinciale. Il Presidente Fugatti, inoltre, ha anche dichiarato che “i territori devono essere in regola con le azioni. Non possiamo essere accusati di non aver ottemperato agli impegni. Fermo restando che siamo favorevoli alla Valdastico, non abbiamo deciso noi che l'opera deve essere fatta. Se qualcuno dovesse ostruire rischia di essere chiamato a pagare” (l’Adige, 21/02/2021). Questo tipo di dichiarazione non è nuovo. Già nel comunicato stampa della PAT di data 17/05/2019 era riportata infatti questa dichiarazione del Presidente Fugatti: “Il Trentino non può chiamarsi fuori, non ha diritto di veto rispetto a quest’opera, pena il rischio di vedersi richiedere i danni dalla società concessionaria.” In data 18/05/2019, inoltre, il quotidiano Trentino riportava la seguente dichiarazione del Presidente Fugatti: “Il Trentino non si può tirare indietro, ci sono gli accordi che risalgono al 2015, rinunciare all’autostrada significherebbe pagare penali altissime”. In ragione delle dichiarazione del Presidente Fugatti del maggio 2019, avevo avanzato l’interrogazione a risposta immediata n. 506/XVI del 22/05/2019, avente ad oggetto le “penali previste in caso di mancata realizzazione del collegamento autostradale della Valdastico”. Alla stessa il Presidente Fugatti diede risposta nel corso della seduta del Consiglio provinciale di data 28/05/2019. Nello specifico, con l’interrogazione n. 506/XVI chiedevo al Presidente Fugatti di specificare in quale atto fosse contenuto l’obbligo di pagamento di penali e risarcimento danni alla società concessionaria della A31 in caso di mancata realizzazione del suddetto collegamento autostradale. Il Presidente Fugatti rispose parlando di “responsabilità politica”, di “leale collaborazione”, di “accordi”, senza però fare nessun riferimento - né generico né specifico - agli atti richiesti e nessun accenno alle presunte penali o al presunto obbligo di risarcimento. Alla luce delle nuove dichiarazioni fatte dal Presidente Fugatti pochi giorni fa e su riportate,
tutto ciò premesso
si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere
- da quali atti (per ogni atto si chiede di fornire dettaglio di mittente, data, numero di protocollo, oggetto) è desumibile l’obbligo di pagamento di penali e/o risarcimento danni in capo alla Provincia Autonoma di Trento in caso di mancata realizzazione della cosiddetta Valdastico nord;
- a quanto ammontano le penali in capo alla Provincia Autonoma di Trento in caso di mancata realizzazione della cosiddetta Valdastico nord;
- se in merito a questa tema sono intervenute delle novità rispetto al maggio 2019;
- se si, specificare quali;
- se no, per quale motivo il Presidente è tornato a parlare pubblicamente di penali e risarcimenti nonostante nella risposta fornita in data 28/05/2019 all’interrogazione n. 506/XVI non abbia fornito indicazione alcuna in merito agli atti da cui tali penali e/o risarcimenti deriverebbero.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
cons. Alessio Manica