Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione n. 2188/XVI – Potenziamento struttura PAT agricoltura biologica

Interrogazione n. 2188/XVI – Potenziamento struttura PAT agricoltura biologica

Trento, 22 gennaio 2021

Interrogazione n. 2188/XVI

Agricoltura biologica: è necessario adeguare la struttura amministrativa

In queste giornate sulla stampa tiene banco il tema dell’agricoltura biologica; lo fa sia in relazione al referendum sul biodistretto trentino sia all’annunciata intenzione della Giunta di depositare a breve una proposta di riforma dell’agricoltura biologica. Di certo c’è la grande crescita di questa forma di agricoltura trainata non più, come anni addietro, da scelte pionieristiche di alcuni imprenditori agricoli e da una richiesta di nicchia dei consumatori, ma da una domanda di mercato forte, diffusa e crescente. Questo fa sì che sempre più agricoltori anche in Trentino stiano convertendo i propri terreni per investire in coltivazioni biologiche. La superficie dei terreni dedicati a coltivazioni biologiche è quasi triplicata nell’ultimo triennio di cui sono disponibili i dati passando da 8.767,00 ettari del 2017 ai 18.266,27 ettari del 2019. Non sono ancora disponibili i dati relativi al 2020, ma non ci sono motivi per immaginare una diversa dinamica di crescita. Gli operatori biologici iscritti negli elenchi della Provincia di Trento alla fine del 2019 erano 1354, suddividi in 1195 produttori, 157 trasformatori e 2 preparatori/importatori (PAT, www.trentinoagricoltura.it). Il percorso di conversione dei terreni e delle coltivazioni ha ancora bisogno di accompagnamento e sostegno da parte dell’amministrazione pubblica, con incentivi anche economici, peraltro già oggi previsti e di recente rifiniaziati per quello che concerne la certificazione. A quanto risulta, le domande per richiedere la certificazione biologica da parte di operatori del settore agricolo sono aumentate nel 2020 del 600 per cento rispetto al 2019. Ciò inevitabilmente comporta un aumento del carico amministrativo sulle strutture preposte che devono essere in grado di tenere il passo con il trend di crescita delle domande, pena rallentare o danneggiare le iniziative economiche. Allo scrivente risulta però che a fronte crescita galoppante delle domande di certificazione, della quale non si vede all’orizzonte un rallentamento, ma semmai un ulteriore incremento, non sia stato ad oggi potenziato dal punto di vista delle risorse umane l’ufficio preposto.

Ciò premesso,

interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente per sapere

  1. se accanto alla revisione normativa sia intenzione procedere in tempi brevi al potenziamento della struttura competente.

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.

cons. Alessio Manica