Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione n. 2147/XVI – Recupero ex Anmil di Rovereto

Interrogazione n. 2147/XVI – Recupero ex Anmil di Rovereto

Trento, 11 gennaio 2021

Interrogazione a risposta scritta n. 2147

Recupero del compendio ex Anmil a Rovereto

Quello degli edifici abbandonati è un tema sempre attuale. Sono infatti molti sul territorio, anche in Trentino, gli edifici che per varie ragioni – perché mai finiti, perché non più utilizzati, perché funzionalmente non più adeguati a rispondere a determinate esigenze, o funzioni, o standard – risultano ormai non più utilizzati e che versano quindi in uno stato di abbandono e di progressivo degrado. Come scrivono i responsabili del progetto “Sedotti e Abbandonati” - recentemente avviato in Trentino e dedicato proprio agli edifici abbandonati e ai loro percorsi futuri di possibile rigenerazione - “la dimensione del fenomeno, l’estensione territoriale (anche in Provincia di Trento) e le incredibili peculiarità architettoniche delle opere innescano solitamente tre tipi di atteggiamento sociale: indifferenza (ci si abitua fino a non accorgersene più, passano inosservate allo sguardo), sterile critica fine a se stessa (strumentalizzata spesso per fini personali e politici, ma mai attiva nel proporre soluzioni) o romantica monumentalizzazione (alcuni oggetti architettonici diventano mausolei abbandonati a cui nessuno osa avvicinarsi più, in nome di una santificazione a volte giustificata, altre volte meno). Tutto questo genera stasi e perpetua un dolore.” Tra le strutture abbandonate più note del Trentino c’è sicuramente l’ex Anmil di Rovereto. Come riportato in un articolo del mensile Questo Trentino del 03/11/2018, “La progettazione e la costruzione del complesso ExAnmil si prolungarono dal 1965 al 1970, quando, ad edifici quasi ultimati, venne abbandonato dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro. Scopo della struttura era quello di offrire agli invalidi e mutilati del lavoro un ambiente salubre e rilassante per riacquistare la salute, di provvedere alla loro rieducazione professionale con l’assistenza di medici, fisioterapisti specializzati e di attrezzature specifiche, di controllare e/o realizzare le protesi e gli apparecchi ortopedici necessari.” Il complesso è situato nel Bosco della Città di Rovereto, in località Vallunga. L’area interessata misura circa 3,5 ettari e la struttura è composta da due edifici, realizzati entrambi su tre livelli, per un totale di circa 9.000 metri quadrati di superficie di piano e più di 35.000 metri cubi. In data 08/06/2020 l’allora Assessore provinciale Mauro Gilmozzi rispondeva ad un’interrogazione del Consigliere provinciale Civettini (n. 5849/XV) sul futuro dell’ex Anmil, fornendo una lunga serie di informazioni relative alla struttura. In particolare si ricordava che con “deliberazione n. 1655 di data 28 settembre 2015 la Giunta provinciale ha approvato lo schema di accordo ai fini della riqualificazione paesaggistica e ambientale del compendio immobiliare ex ANMIL ubicato sulla collina di Rovereto; in data 1 ottobre 2015 Provincia, Comune di Rovereto e Patrimonio del Trentino hanno sottoscritto tale accordo che, tra il resto, prevede la riqualificazione del compendio attraverso la demolizione integrale dei manufatti, comprensiva delle opere fondazionali, oggi non più utilizzabili e caratterizzati da obsolescenza e degrado per quanto riguarda gli aspetti strutturali, energetici e di finitura, la bonifica del sito compatibile con le funzioni che saranno insediate, comprensiva di caratterizzazione dei rifiuti, smaltimento degli stessi e analisi del fondo scavo, la rinaturalizzazione del sito e il conseguente ripristino ambientale". Si diceva inoltre che il cosiddetto "Padiglione" doveva essere l’”unica parte del complesso che, in accordo con il Comune di Rovereto, verrà mantenuta” e che “essendo il compendio risalente al 1967, quindi ante normativa antisismica e ante deposito dei cementi armati ex legge 1086/1971, la struttura non risponde a criteri antisismici.” Nella risposta si diceva anche che “l'importo a base di gara per l'abbattimento e la riprofilatura del terreno è pari ad € 998.687,68.=” e che “è in fase di aggiudicazione la gara di appalto”. “I costi sono a carico di Patrimonio del Trentino” mentre “la riqualificazione finale del compendio sarà a cura del Comune di Rovereto come previsto dalla sopra citata convenzione”. Nel corso del 2019 la Soprintendenza per i beni artistici e culturali di verona, Rovigo e Vicenza ha disposto la tutela del complesso dell’ex Anmil riconoscendone “il carattere artistico ai sensi dell’articolo 20 comma 2 della legge 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore”, bloccandone quindi l’iter di demolizione. Sentito a tal proposito, l’allora Presidente di Patrimonio del Trentino Spa Mario Agostini dichiarava: “Fermo restando che fino a novembre non succederà nulla, poiché la tutela della nidificazione degli uccelli si estende a tutto ottobre, abbiamo richiesto un parere a un pool di esperti professionisti, che ci dovrà dire come influisca la tutela del diritto d’autore sul legittimo arbitrio del proprietario. Nel frattempo è in corso la gara d’appalto per i lavori di abbattimento, come abbiamo segnalato al ministero per i beni culturali, dai quali abbiamo ricevuto una risposta curiosa: ci hanno detto di fare una valutazione di opportunità. Che è una formula un po’ vaga. Ma entro novembre (ndr 2019) avremo le idee chiarissime su come procedere.” Il vincolo di rispettare la proprietà intellettuale dell’opera imposto dalla Soprintendenza sarebbe poi stato successivamente valutato da Patrimonio del Trentino Spa assieme a dei consulenti legali, che ne avrebbero valutato la superabilità a fronte di una demolizione completa dell’edificio.

Tutto ciò premesso,

si interroga la Giunta provinciale per sapere

  1. qual è ad oggi la situazione dell’ex Anmil di Rovereto;
  2. se è confermata l’esistenza di un vincolo sulla struttura;
  3. se si, di che vincolo si tratta e cosa comporta;
  4. quali siano le intenzioni di Patrimonio del Trentino Spa alla luce dell’apposizione del vincolo;
  5. se è intenzione di Patrimonio del Trentino Spa procedere con la demolizione o rivalutarne il recupero;
  6. se è ancora obiettivo della Giunta provinciale risolvere una volta per tutte la vicenda dell’ex Anmil di Rovereto;
  7. se si, come e con che tempi Giunta e Patrimonio del Trentino Spa intendono procedere.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

cons. Alessio Manica