Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione n. 2057/XVI – Segretari comunali vacanti

Interrogazione n. 2057/XVI – Segretari comunali vacanti

Trento, 16 dicembre 2020

Interrogazione a risposta scritta n. 2057

Sedi segretarili vacanti e procedura per il reclutamento di nuovi segretari comunali

Lo scorso 16 dicembre 2019, su proposta della maggioranza trentina, il Consiglio regionale approvava tramite emendamento una riforma della procedura di reclutamento dei segretari comunali, valida per la sola Provincia Autonoma di Trento. Oggetto della riforma era l’istituzione di un doppio albo per i Segretari, la durata quinquennale del loro incarico, la valutazione sull’operato del Segretario da parte del Sindaco e la possibilità di revoca anche nel corso della legislatura con decisione del Consiglio comunale su proposta del Sindaco in caso di valutazione negativa. Nel febbraio 2020 il Governo decideva di impugnare la Legge regionale 8/2019, contenente la riforma dei Segretari comunali. In data 18/06/2020 il Consorzio dei Comuni trentini inviava al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e all’Assessore agli enti locali Mattia Gottardi una nota avente ad oggetto l’illustrazione di tematiche di stretta attualità per gli Enti locali trentini. Tra queste, al punto 5), veniva sottolineata l’urgenza di “sbloccare la copertura delle sedi segretarili in procinto di rimanere vacanti, attraverso la definizione di una opportuna disciplina transitoria, rispetto al neo-introdotto art. 148 bis del CEL.”. Nella nota succitata, il Consorzio dei Comuni ricordava che “con l’art. 8 ter l.p. 27 dicembre 2010, n. 27, come sostituito dalla l.p. 23 dicembre 2019, n. 13, la Provincia aveva adottato specifiche disposizioni finanziarie, al fine di consentire ai Comuni di procedere alla copertura delle sedi segretarili vacanti.” Ma che, “per effetto della successiva riforma della procedura di reclutamento dei segretari comunali in provincia di Trento, attuata dal Legislatore regionale con l.r. 16 dicembre 2019, n. 8, e della sua successiva impugnativa, da parte del Governo, avanti alla Corte costituzionale, il turn-over delle figure apicali presso le Amministrazioni comunali risulta, ad oggi, di fatto impraticabile.” Questo perché “se da un lato, infatti, la costituzione dell’albo provinciale dei segretari degli Enti locali risulta ancora inattuata dalla Provincia, per via della pendente impugnativa, l’assegnazione dei medesimi incarichi secondo le previgenti disposizioni risulta, del pari, impossibile, tenuto conto dell’intervenuta abrogazione della relativa disciplina, disposta dalla data di entrata in vigore della stessa l.r. n. 8/2019 con la sola eccezione dei concorsi già banditi.” Per questo motivo, continuava la nota, “tenuto conto della necessità imperativa, per gli Enti locali, di procedere tempestivamente alla copertura delle sedi segretarili che si rendono vacanti per il pensionamento dei titolari, a pena della sostanziale interruzione dell’operatività dei municipi, si sollecita la Provincia a farsi promotrice, presso il Legislatore regionale, di una norma transitoria, che - nelle more della conclusione del contenzioso costituzionale - consenta l’indizione dei concorsi, secondo la disciplina antecedente all’entrata in vigore della l.r. 16 dicembre 2019, n. 8.” In data 07/07/2020, con l’interrogazione 1662/XVI, chiedevo alla Giunta provinciale se fosse a conoscenza della situazione su descritta, come e in che tempi intendesse intervenire per porre rimedio a tale situazione, descritta nella nota del Consorzio dei Comuni trentini, se e quando intendeva proporre al Consiglio regionale una norma transitoria - come suggerito dal Consorzio dei Comuni trentini – e se e quando intendesse avviare un nuovo corso abilitante alle funzioni di segretario comunale. Come ormai prassi consolidata, ad oggi (cioè dopo 5 mesi e 11 giorni, cioè 161 giorni) non ho ancora ricevuto alcuna risposta alla mia interrogazione da parte della Giunta provinciale. Nel frattempo, con l’art. 1, comma 1, lett. b), n. 3) della legge regionale n. 3 del 27 luglio 2020, il Consiglio regionale, su proposta della maggioranza trentina, ha ulteriormente modificato il capo III della legge regionale n. 2 del 3 maggio 2018 “Codice degli enti locali della Regione autonoma Trentino-Alto Adige” relativo ai Segretari comunali, prevedendo in particolare in via transitoria al comma 7 dell’art. 148 bis (articolo inserito come su menzionato dall’art. 3, comma 1, lett. g) della legge regionale n.8 del 16 dicembre 2019) che solo “dalla data di approvazione dell’elenco di cui al comma 1 cessano di avere efficacia per gli enti locali della provincia di Trento gli articoli 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156. Tali disposizioni continuano comunque ad applicarsi ai concorsi già banditi alla medesima data.” La situazione relativa alla copertura delle sedi segretarili nei Comuni trentini non pare però essere migliorata in questi ultimi mesi. Ad oggi, per quanto è dato sapere allo scrivente, risultano vacanti – o lo saranno entro i prossimi sei mesi - numerose sedi segretarili. Tra queste: Albiano, Lona Lases, Rovereto, Fai della Paganella, Terre D'Adige, Mezzocorona, Arco, Riva del Garda, Dro, Cavalese, Avio, Castel Ivano, Fiera di Primiero, Bedollo, Scurelle, Pomarolo, Nogaredo, Trambileno, Terragnolo, Vallarsa, Nago Torbole, Civezzano, Romeno, Saronico, Abar-Don, Ronzone, Besenello, Calliano, Nomi, Calceranica a Lago, Predaia, Andalo, Castello Tesino, Cinte Tesino, Samone, Ospedaletto, per un totale di quasi il 20% dei Comuni trentini. Risulta superfluo dilungarsi ulteriormente sull’importanza che il Segretario riveste all’interno di un Comune, visto che tale funzione risulta di fatto indispensabile nel garantire la piena operatività dell’ente.

Tutto ciò premesso, e nella speranza di avere questa volta maggiore fortuna nell’ottenere risposta

si interroga la Giunta per sapere

  1. se è a conoscenza della situazione su descritta;
  2. se la situazione descritta corrisponde alla realtà;
  3. l’elenco completo delle sedi segretarili vacanti o che saranno vacanti entro i prossimi sei mesi;
  4. se e quando intende avviare un nuovo corso abilitante alle funzioni di segretario comunale.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

Cons. Alessio Manica