Interrogazione n. 2017/XVI – Nuova officina ferroviaria di Trentino Trasporti
Trento, 23 novembre 2020
Interrogazione a risposta scritta n. 2017
Caratteristiche della nuova officina ferroviaria di Trentino Trasporti a Spini
Recentemente il nuovo Presidente di Trentino Trasporti Spa, l’Avvocato Diego Salvatore, ha rilasciato un’intervista ad un quotidiano locale. Nell’intervista il Presidente Salvatore traccia il quadro sullo stato di salute della Società che gestisce il trasporto pubblico in Trentino, parla della situazione del personale e dei progetti in cantiere e degli investimenti previsti e programmati per i prossimi anni. Tra gli altri investimenti il Presidente Salvatore parla anche della realizzazione della nuova officina ferroviaria di Spini. Nello specifico dice che “in gennaio partiranno i lavori della nuova officina ferroviaria di Spini, aggiudicati all'ATI guidata da Mak Costruzioni.” Si tratta di un investimento di 30 milioni di euro e sono previsti tre anni di lavori. Aggiunge poi: “L'idea è di farne un polo tecnologico delle manutenzioni ferroviarie, coinvolgendo anche aziende che realizzano treni, come Ansaldo o Hitachi. Potrebbe diventare un'occasione di sviluppo del territorio, creando nuova occupazione”. La nuova officina di Trentino Trasporti rappresenta di certo un’opera strategica e a lungo attesa, ed è quindi importante portare avanti la progettualità e in tempi rapidi. Il processo di progettazione è però iniziato ormai qualche anno fa, e in questo lasso di tempo il modo di concepire la mobilità è cambiato molto, così come il rapporto tra la pianificazione urbanistica e quella della mobilità e così anche il servizio di trasporto pubblico. Il tema della mobilità è anche sempre più al centro del dibattito pubblico trentino e riveste (o dovrebbe rivestire) un ruolo sempre più centrale anche nelle agende di governo di Comuni, Comunità e Provincia. Basti pensare, per citarne alcuni, il grande tema del corridoio e del tunnel del Brennero, l’interramento della ferrovia a Trento, il potenziamento della ferrovia nelle valli dalle Dolomiti al Garda, il tema della mobilità elettrica, il potenziamento della ferrovia urbana, la funivia del Bondone e la tramvia di Trento. Nell’intervista si legge anche che nel 2024 è previsto il subentro di Trentino Trasport a Rfi per la gestione completadella linea ferroviaria Trento-Bassano e a tal proposito il Presidente dice che “per acquisire tutto il servizio servirebbero 15 treni. L'obiettivo è sostituire il diesel elettrificando la linea. I 61 milioni ci sono, ma non è ancora chiaro se si coprirà la tratta fino a Primolano: in questo caso sarebbe poi possibile supplire con treni ibridi, a batteria, fino a Bassano». E’ facile capire come in tema di mobilità, e in particolare il tema dello spostamento di merci e persone da gomma a rotaia anche in ambito urbano, i progetti sul tavolo siano tanti e di come gli stessi abbiano avuto negli ultimi anni uno sviluppo concreto, che di certo va tenuto in debita considerazione anche nella pianificazione e nella programmazione degli investimenti che Trentino Trasporti spa intende realizzare.
Tutto ciò premesso
si interroga la Giunta provinciale per sapere
- se la nuova officina ferroviaria di Spini avrà la capacità e le caratteriche tecniche necessarie per garantire l’accesso e ospitare contemporaneamente i treni della ferrovia Trento-Malè, i treni della ferrovia Trento-Bassano e i tram urbani di una possibile tramvia urbana di Trento.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.