Interrogazione n. 1902/XVI – Situazione presso la società “Trentino digitale”
Trento, 28 ottobre 2020
Egregio Signor
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio Provinciale
SEDE
Interrogazione a risposta scritta n. 1902
Quale la nuova linea di Trentino Digitale?
Premesso che
la giunta provinciale ha tenuto una linea ondivaga su Trentino Digitale, con l’assessore competente
Spinelli che ha prima parlato di un piano di privatizzazioni e dismissioni, poi al contrario di una
valorizzazione della società. Nei due anni di legislatura trascorsi, agli atti sono rimasti:
- la scelta di voler rimuovere il cda in carica, con provvedimenti forse oltre il limite della
legalità (tanto che sono in corso una causa civile e ci sono stati degli esposti);
- le dimissioni di decine di dipendenti della società, 25 nel 2019 e 20 nel 2020, a causa
dell’incertezza progettuale della stessa;
- la nomina di un nuovo cda con un presidente che si è dovuto dimettere (omissis);
- la nomina di un vicepresidente, capogruppo della Lega Salvini a Rovereto, che si è
autosospeso dal cda perché partecipante al bando per direttore generale, e che ha assunto le
funzioni di presidente con le dimissioni di Soj, dovendo quindi gestire un bando al quale
aveva lui stesso partecipato;
- la mancata adozione entro il 31 dicembre 2019 (come era indicato tra gli obiettivi del
presidente Soj) del piano industriale, e la commissione di una consulenza alla società Price
Waterhouse per la redazione dello stesso.
Il nuovo presidente della società, il dottor Carlo Delladio, già componente del collegio sindacale, in
un’intervista sulla stampa ha annunciato la volontà di addivenire a breve all’adozione del piano
industriale, preceduto però dall’approvazione da parte del cda di TD delle “Linee guida
strategiche”, redatte con il supporto di Proce Waterhouse Coopers spa, le quali saranno poi
approvate dalla Provincia e dal comitato di indirizzo. Procedura non breve, solo in seguito si
adotterà il piano industriale. Ha inoltre dichiarato che vi sono problemi rispetto alla nomina del
direttore (annunciata “entro una settimana” a luglio dalla giunta provinciale) per problemi legati al
bando.
Tutto ciò premesso,
si interroga il Presidente della Provincia e l’Assessore competente per conoscere
1. per quale motivo, dopo che la giunta provinciale, alla fine di luglio, in seguito alle
dimissioni del presidente di Trentino Digitale Soj, aveva annunciato la nomina del direttore
generale della società entro una settimana, a distanza di tre mesi tale nomina non è ancora
avvenuta?
2. quali siano i problemi in merito al bando per la nomina del direttore generale dei quali parla
il presidente Delladio nella sua intervista, e perché sia rimasto tutto fermo per molti mesi; se
questi problemi siano legati al ruolo del vicepresidente del Cda di TD Bisoffi, che ha
partecipato al bando, autosospendendosi (istituto non previsto dal nostro codice civile) dal
Cda in una prima fase, e rientrando nel ruolo prima della conclusione della procedura;
3. quali servizi, solitamente svolti internamente a Trentino Digitale e forniti direttamente dalla
stessa, sono stati esternalizzati nell’ultimo anno, in seguito alla carenza di personale;
4. per quale motivo, vista la carenza di personale, non si è proceduto con l’assunzione del
personale già selezionato nel corso del mandato del precedente consiglio di amministrazione
presieduto dal presidente Mancuso;
5. a quanto ammonti l’importo speso per la consulenza alla società Price Waterhouse per la
predisposizione di un piano industriale, quali siano i contenuti del documento elaborato
dalla società, e che tempi si prevedano per l’adozione finale del piano industriale, che
doveva essere approvato entro il 31 dicembre 2019;
6. per quale motivo si preveda che il Cda di TD elabori delle linee guida, necessitanti
dell’approvazione della Provincia e del comitato di indirizzo, prima di poter procedere con
l’adozione del piano industriale: non erano già state fornite le indicazioni strategiche a
monte da parte dei soci al Cda e da questo alla società di consulenza? Se non erano state
fornite, su quali basi si è mossa la società di consulenza? La consulenza (formalmente e
fantasiosamente chiamata fornitura di servizi) non era legata alla redazione di un piano
industriale? Se invece sono stati forniti soltanto elementi per delle linee guida, come si
giustifica una consulenza così significativa anche economicamente?
cons. Alessio Manica
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta