Interrogazione n. 187/XVI a risposta scritta – Interventi di tutela e valorizzazione della montagna e attuazione della mozione 223/XV
Ill.mo Signor
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio provinciale
SEDE
Trento, 14 gennaio 2019
Interrogazione n. 187
Tutela e valorizzazione della montagna. Quale modello di sviluppo e quali usi del territorio?
Nella seduta dell’11 aprile 2018, il Consiglio della Provincia autonoma di Trento approvava la mozione n. 223 “Adozione di linee guida finalizzate all'individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani”.
L’atto – che richiamava alla necessità di relazionarsi con cura ad un ambiente naturale così delicato come il nostro, impegnava la Giunta provinciale, tra le altre cose, ad aprire un approfondito e documentato confronto con le amministrazioni locali, con gli enti parco, con la Fondazione Dolomiti UNESCO, con l’Università, con le associazioni ambientaliste e di tutela della montagna per definire linee guida per l'individuazione delle “attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani”; ad effettuare con rigore i controlli previsti dalla legislazione e ad accompagnarli sempre con una capillare azione informativa e con una tempestiva consulenza alle amministrazioni locali; a monitorare le situazioni di conflittualità legate ad utilizzi di dubbia sostenibilità delle aree alpine, con particolare attenzione alle zone soggette a tutela ambientale ed ai territori dolomitici inseriti nei beni UNESCO.
Non sono passati molti mesi dall’approvazione di quella mozione e dal collegato impegno di Giunta, e il tema della fragilità dell’ecosistema montano e del complesso rapporto tra l’uomo e la montagna e tra le comunità locali e il proprio ambiente, è tornato più volte all’onore delle cronache; prima con l’annuncio di un nuovo grande concerto in alta quota, poi con la richiesta avanzata da una nota casa automobilistica per uno spot in alta montagna ed infine per l’accorato appello di Joseph Masè e Cristiano Trotter, rispettivamente Presidente e Direttore del Parco Adamello Brenta, teso ad incoraggiare una riflessione tra gli amministratori e gli operatori locali sugli usi propri della montagna e sul delicato equilibrio che da sempre esiste tra tutela e valorizzazione.
Ad innescare la loro condivisibile riflessione è stato proprio l’annuncio di eventi pubblicitari o spettacolari programmati in quota, il cui impatto appare tutt’altro che rispettoso di quelle risorse naturali, ambientali e culturali che per secoli sono state preservate, e che oggi rischiamo talvolta di dilapidare attraverso comportamenti ed azioni inappropriate.
Simili scelte, accanto a specifiche problematiche e sistematici danni, comportano anche una forse ancora più temibile deriva culturale. Un senso distorto del “possibile” che finisce per favorire la distorta convinzione che non vi sia alcun limite alle scelte pubbliche e private ed al proprio agire.
In questo senso, anche la montagna sembra perdere i suoi caratteri per diventare un luogo come
altri, nel quale la facilità di accesso porta con se le abitudini urbane e le connesse criticità come il
rumore, l’affollamento, la produzione disinvolta di rifiuti.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta per sapere:
1. quale politica intenda adottare rispetto ai grandi eventi in montagna
2. se intende dare seguito al dispositivo della mozione 223/2018
A norma di regolamento, richiedo risposta scritta.
Consigliere Alessio Manica
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