Interrogazione n. 275/XVII Incarico di dirigente generale di due nuove unità di missione strategica
Egregio Signor
Claudio Soini
Presidente del Consiglio provinciale
Secondo un costume che sta sempre più consolidandosi nelle stanze di piazza Dante, vengono messe a bando alcune nomine per posizioni apicali dentro la pubblica Amministrazione ed, invariabilmente, la stampa riesce – ovviamente in virtù di poteri divinatori e di veggenza – a rendere spesso noti, con largo anticipo, i nominativi dei relativi vincitori, destando più di una perplessità nei cittadini.
Il caso più recente è quello delle due dirigenze generali delle nuove Unità di Missione Strategica (U.M.ST.) in tema di agricoltura e di resilienza abitativa neo istituite dalla Giunta (e già si potrebbe aprire un dibattito sulla necessità di istituirle con relativi costi..).
Chiuso il deposito delle candidature alle ore 24.00 del 14 marzo 2024, solo pochi giorni dopo sui giornali locali è apparsa la notizia dell’imminente nomina del dott. nel settore agricolo e del dott. in quello dell’edilizia abitativa. Se il primo vanta qualche esperienza nel settore, il secondo forse non è proprio un tecnico specializzato nella materia abitativa, ma certamente con un curriculum importante in altri settori. Aspetto che comunque ai fine del presente atto risulta secondario. Se le indiscrezioni giornalistiche fossero confermate, la passione per l’epoca feudale e le sue intronazioni della Giunta provinciale sarebbe evidentemente certificata consolidandola quindi sul terreno delle nomine “ad personam” e sulla scelta dell’infeudazione. Passione
che per quanto a conoscenza degli scriventi dovrebbe comunque affrontare i limiti normativi che impongono alla Giunta provinciale di esperire ogni tentativo per trovare risorse interne all’Amministrazione, prima di a non ricorrere a nomine di carattere esterno.
Nei due casi citati, risulta poi che le candidature presentate, ai sensi degli artt. 24 e 28 della L.P. 3 aprile 1997 n. 7, sono ben sette per l’U.M.ST. “Agricoltura” e tre per l’ U.M.ST.
“Resilienza abitativa, sostenibilità e assegno unico”. Da ciò si potrebbe anche ipotizzare che, molto probabilmente, alcune di queste candidature provengano dai quadri dell’Amministrazione e se venissero ammesse, ciò certificherebbe che forse non serviva andare sull’”esterno”...
La comparsa dei nominativi dei supposti “vincitori” sulla stampa, ancor prima di qualsiasi ufficializzazione, lascia pertanto adito a molti interrogativi, ad iniziare dai motivi che sorreggerebbero simili eventuali scelte.
D’altronde, la “cultura” dell’infeudazione, prevalente sui criteri di merito, sembra occupare prepotentemente la scena, soprattutto in questa fase in cui si discutono ed approvano anche le nomine di competenza pubblica, e così fanno la loro comparsa ex Consiglieri che vantano qualche “credito” di maggioranza, come coloro che appaiono in predicato per la presidenza dell’organismo di controllo sulle telecomunicazioni (CO.RE.COM.).
Viene spontaneo pensare che la lista sia aperta ed altri ancora, rientrati alle loro nobili e libere professioni, siano in lista d’attesa per superare il periodo sabbatico, prima di essere “nominabili” in ruoli carichi di “onori ed oneri”.
Eppure la precedente legislatura qualche lezione sulle conseguenze di alcune predestinazioni le ha già date alla Giunta, basti pensare alla vicenda delle nomine a capo del servizio bibliotecario provinciale o dell’avvocatura, finite nelle aule giudiziarie con sonore sconfitte per l’esecutivo e costi a carico dei contribuenti.
Infine - ribadito che non ci si capacita di come la Struttura provinciale sia così priva di dirigenti, direttori e figure professionali di alto livello da dover ricorrere, con preoccupante frequenza, al meccanismo delle nomine esterne – diventa importante, se non altro in termini di chiarezza e trasparenza, conoscere se tutte le procedure interne di individuazione di possibili dirigenti di queste due U.M.ST. siano state espletate e con quali modalità ed esiti.
Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere
- se, come, quando e con quali modalità si sono realizzati i processi di verifica interna di figure apicali per ricoprire i ruoli di dirigenti generali delle due U.M.ST. citate in premessa;
- per quali ragioni e sulla base di quale percorso si è giunti poi alla necessità di affidare questi due incarichi, posto che gli stessi potevano forse rimanere in capo anche ai relativi dirigenti generali dei Dipartimenti di riferimento, con evidente risparmio di denaro pubblico;
- sulla base di quali criteri tecnici e di quali “curriculum” professionali verranno scelti i candidati che hanno presentato domanda di partecipazione al bando per tali dirigenze;
- se corrisponde al vero la notizia apparsa sulla stampa e che indica come vincitori predestinati dei due posti messi a bando i dott.i e , ed in caso di risposta negativa perché non sia stata ritenuta utile una nota di smentita;
- se è intenzione della Giunta provinciale attivare ulteriori U.M.ST., utilizzando le medesime procedure di individuazione dei “nominabili”, descritte in premessa.
A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.
Alessio Manica
Lucia Maestri