Interrogazione n. 144/XVII Costi ed entrate del “Trento love festival”
Egr. Sig.
Claudio Soini
Presidente Consiglio provinciale
SEDE
Interrogazione n. 144
TRENTO LOVE FESTIVAL: VUOTO A PERDERE
Il “Trento Love Festival”, tenutosi nel luglio dello scorso anno, è stato raccontato, prima dello svolgimento, come il più grande evento benefico nella storia del dopoguerra trentino.
In realtà pochi giorni dopo si certificava che il “festival” avrebbe portato sul palco immenso dell’ex area S. Vincenzo, alcuni gruppi poco noti, qualche d.j. set e qualche “voce” tolta dalla polvere dell’oblio. Purtroppo poi il pubblico non sembra abbia apprezzato i lodevoli intenti provinciali, almeno stando ai dati degli ingressi diffusi dalla stampa.
Ciò che preme qui affrontare è lo sforzo economico sostenuto dalle finanze pubbliche per consentire la realizzazione dell’evento, del quale francamente non si avvertiva una così impellente urgenza, se non quella elettorale. La Provincia ha infatti stanziato a suo tempo ben mezzo milione di euro, destinandone la metà ad opere urgenti ed indifferibili per apprestamenti dell’area, ovviamente urgenti per il festival in oggetto che si sarebbe svolto di li a pochi giorni.
Presentando, con la consueta magniloquenza, l’appuntamento del festival, l’istituzione provinciale, curiosamente attraverso forse il suo più alto dirigente e non l’Assessore competente (ma non era la prima volta che si mandavano avanti i dirigenti), aveva curiosamente voluto sottolineare che i costi di tutte le utenze sarebbero stati comunque a carico degli organizzatori della manifestazione, ivi comprese le spese per lo smaltimento dei rifiuti. Elementi piuttosto insoliti da sottolineare in una conferenza stampa di lancio di un evento.
Si tratta di affermazioni che innescano in effetti più di un interrogativo, sia perché nell’evento di Vasco anche la raccolta rifiuti era finita a carico dei contribuenti per circa 300.000 euro nonostante il contratto prevedesse l’esatto contrario, sia perché in questo caso i proventi dovevano essere destinati agli aiuti in favore dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna.
Considerando che il biglietto d’ingresso era piuttosto basso, 2,50 euro, e che gli organizzatori non hanno lavorato per la gloria, così come tutti gli operatori che realizzano questi appuntamenti, viene anzitutto spontaneo chiedersi cosa sia rimasto dal “più grande evento benefico nella storia del dopoguerra trentino”.
Tutto ciò premesso,
si interroga quindi la Giunta provinciale
per sapere:
1 nel dettaglio quali spese ha sostenuto la Provincia, per un importo pari a 250.000,00 euro per gli apprestamenti dell’area ex S. Vincenzo in occasione del “Trento Love Festival”; in cosa constano e quale durata temporale hanno gli stessi;
2 quali sono i risultati economici del Festival, ovvero a quanto ammontano le spese sostenute dall’amministrazione provinciale anche attraverso il Centro Culturale S. Chiara, quanti biglietti sono stati venduti, quanto è stato incassato e quanto è stato utilizzato per aiutare i territori alluvionati dell’Emilia Romagna;
3 quanto sono costati, nel dettaglio, gli artisti che si sono esibiti e quale è stato il margine di guadagno per gli organizzatori di tale evento;
4 sulla base di quale scelta o previsione contrattuale si è deciso di caricare all’organizzatore anche i costi delle utenze, ivi compresi quelli per lo smaltimento dei rifiuti;
5 per quale ragione in occasione dell’evento Concerto di Vasco la Provincia abbia invece assunto direttamente i costi di smaltimento rifiuti;
6 per quale ragione si è ricorsi ad un organizzatore esterno e non si è provveduto direttamente, come peraltro già si è fatto per eventi come la musica in quota ed altri, posto che tutti i costi paiono comunque in capo alla Provincia.
A norma di regolamento si richiede risposta scritta.
cons. Alessio Manica