Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione a risposta scritta n. 610 – Studio sui flussi di traffico conseguenti ad un’uscita della Valdastico a sud di Rovereto

Interrogazione a risposta scritta n. 610 – Studio sui flussi di traffico conseguenti ad un’uscita della Valdastico a sud di Rovereto

Ill.mo Signor

Walter Kaswalder

Presidente del Consiglio provinciale

SEDE

Interrogazione n. 610

Il nuovo grande svincolo a Trento nord che riguarderà l’incrocio tra la Statale 12 del Brennero e la Statale 47 della Valsugana rivoluzionerà l’attuale viabilità. Attualmente la tangenziale di Trento, con
i vari svincoli a Nord, può essere concepita come un continuo che parte da Matterello ed arriva in
Valsugana fino a Pergine: chi deve percorrere questo tratto, in un senso o nell’altro, continua
sempre diritto, senza affrontare uscite o ingressi in altre strade. Viceversa, che proviene da Nord, da
Lavis lungo la ss 12, dall’uscita autostradale di Trento nord-interporto o dalla val di Non si deve
immettere nella tangenziale, dando la precedenza a chi la percorre nella direzione Sud-Est o
viceversa.
Il nuovo svincolo ribalta questa impostazione rendendo diretto il percorso Nord-Sud e prevedendo
l’innesto/uscita per la Valsugana come una deviazione del percorso primario. La precedenza, e
quindi il percorso più scorrevole, sarà dunque Nord-Sud e non più Sud Est come è oggi.
Attualmente però i maggiori flussi di traffico si manifestano nella direzione Sud/Est e viceversa, con
i momenti di maggior traffico nei quali i veicoli che provengono da Pergine o da Trento Sud che
sono, singolarmente, quasi il doppio di quelli provenienti dall’Interporto-Rochcetta.
Pare che il progetto sia stato pensato considerando una uscita della Valdastico nei pressi di Trento
Sud, in questo modo dovrebbe ridursi fortemente il Traffico di mezzi pesanti da e per la Valsugana,
che coinvolgerebbero sulla tangenziale a Sud di Trento, rendendo prioritaria la viabilità sull’asse
Nord-Sud.
Tutto questo, forse, aveva un senso con l’uscita della Valdastico appunto nelle immediate vicinanze
di Trento Sud, uscita che prevederebbe un percorso interessante per i mezzi pesanti provenienti
dalle province venete confinanti con il Trentino orientale, ma perde di significato con l’uscita della
Valdastico sotto Rovereto. Questa uscita infatti non potrà garantire, lungo la Valsugana, una
riduzione del traffico pesante proveniente dalle province di Belluno e Treviso e pertanto il nuovo
svincolo di Trento Nord, come progettato, finirà col diventare una specie di imbuto, con code di
automobilisti e camionisti che avranno difficoltà ad immettersi sulla tangenziale di Trento. Del
resto, il traffico pesante proveniente dal Veneto in uscita a Sud di Rovereto, volendo continuare
lungo l’asta dell’Adige, si immetterebbe direttamente in autostrada senza percorrere la tangenziale
di Trento, e quindi senza pesare sul nuovo svincolo a Trento Nord.
Alle luce del fatto che con l’uscita della Valdastico a Sud di Rovereto probabilmente non porterà ad
una sostanziosa riduzione del traffico da e per la Valsugana e, d’altra parte, non porterà un
significativo aumento del traffico Sud-Nord sulla tangenziale di Trento e che quindi rivedere lo
svincolo di Trento Nord prevedendo una inversione della direzione dello scorrimento principale da
Sud verso Est a Sud verso Nord non appare più necessario ne utile,
interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente
per sapere:
- se sia stato fatto uno studio sui flussi di traffico conseguenti ad una uscita della Valdastico a Sud di
Rovereto e come questi flussi di traffico si ripercuoterebbero sul traffico che incide sulla
tangenziale di Trento;
- se, alla luce del collegamento con la Valdastico immaginato dalla Giunta provinciale a Sud di
Rovereto, non ritengono utile rivedere il progetto del nuovo svincolo della tangenziale a Nord di
Trento mantenendone l’attuale configurazione e gli attuali flussi/precedenze di traffico;
- considerando che lavori di costruzione dello svincolo si protrarranno per 18 mesi, quale è il piano
viario immaginato per minimizzarne l’impatto in termini ambientali e di vivibilità per le zone a nord
della città di Trento, in particolare per gli abitanti di Gardolo, Roncafort e Spini.

cons. Alessio Manica

Trento, 18 giugno 2019

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.