Alessio ManicaAttività Politica Interrogazione a risposta scritta n. 551 – Concessione di derivazione acqua a scopo idroelettrico sul torrente Noana e relativo impatto ambientale

Interrogazione a risposta scritta n. 551 – Concessione di derivazione acqua a scopo idroelettrico sul torrente Noana e relativo impatto ambientale

Ill.mo Signor

Walter Kaswalder

Presidente del Consiglio provinciale

SEDE

Interrogazione n. 551

La Giunta provinciale con la deliberazione 523 del 2019 ha riconosciuto che non sussistono prevalenti
interessi pubblici ad un diverso uso dell’acqua rispetto a quello idroelettrico in relazione alla domanda di
una società privata di ottenere la concessione a derivare acqua a scopo idroelettrico dal torrente Noama.
Ha valutato inoltre positivamente nel bilancio complessivo dell'interesse ambientale il Progetto gestionale
per lo sviluppo sostenibile presentato dal proponente, autorizzando quindi l’avvio del procedimento di
valutazione dell’impatto ambientale, da estendere alla parte del Progetto gestionale relativa alle eventuali
misure o programmi di compensazione o miglioramento ambientale e paesaggistico.
Le valutazioni preliminari relative agli usi diversi delle acque ed agli interessi ambientali si sono svolte in
una conferenza di servizi convocata dal Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche (SGRIE) nel maggio
2017.
In quella sede sono emerse diverse criticità:
il Servizio turismo e sport ha espresso il proprio parere negativo perché non riteneva che con la derivazione
si sarebbe conservata la fruibilità del corso d’acqua per la pratica degli sport acquatici;
il Servizio gestione risorse idriche ed energetiche (SGRIE) e l’Agenzia provinciale per la protezione
dell’ambiente (APPA) hanno espresso perplessità sull’effettiva disponibilità idrica nel tratto del torrente
interessato palesando la necessità di una analisi idrogeologica particolarmente approfondita;
il Servizio foreste e fauna ha sottolineato la criticità del progetto in relazione alla prevedibile riduzione della
popolazione ittica conseguente e proporzionale alla superficie di ruscellamento;
Il Servizio bacini montani ha ricordato che il tratto in questione è privo di opere di difesa e è quindi del tutto
naturale; il progetto andrebbe ad alterare un contesto intatto;
il Servizio urbanistica e tutela del paesaggio ha espresso il proprio parere negativo con riguardo al contesto
paesaggistico, evidenziando che la Val Noana è molto stretta ed il torrente suggestivo;
l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente ha espresso il proprio parere negativo in quanto
“secondo le esigenze di funzionalità fluviale la derivazione non rispetta il criterio di funzionalità continua
assoluta”.
La conclusione della conferenza di servizi è stata che “quindi, per quanto attiene alla valutazione degli
interessi ambientali (esigenze paesaggistiche e funzionalità fluviale), sussiste un prevalente interesse
ambientale incompatibile con la derivazione richiesta, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, delle norme di
attuazione del Piano di tutela delle acque.”
La società che ha avanzato la domanda di derivazione dell’acqua ha presentato delle controdeduzioni che
hanno permesso di superare, perché non centrato, il parere del Servizio turismo e sport.
Riguardo alle rimanenti criticità, la società si è infine impegnata a risolvere gli aspetti relativi alla fauna ed al
paesaggio, adottando i rilasci da definirsi in sede di istruttoria, nonché a rispettare i vincoli indicati dal
Servizio Bacini montani e le esigenze di rilascio legate sia a fattori ambientali che agli usi diversi dell'acqua,
quali quello a scopo sportivo-turistico.
La società proponente ha quindi inviato al Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali un Progetto di
sviluppo sostenibile delle comunità interessate dall’opera, rappresentate dal Comune di Imer, per
compensare e/o migliorare gli spetti ambientali e paesaggistici prevalenti.
Il Piano di sviluppo sostenibile delle comunità locali redatto dalla società proponente si sostanzia nel
cofinanziamento in un unico progetto consistente nella realizzazione di un percorso ciclopedonale di
collegamento fra la conca di Imer ed il sottostante lago dello Schener.
Il Comune di Imer, per la realizzazione della pista ciclopedonale, dovrebbe incassare circa il 30 per cento del
Margine Operativo Netto realizzato dalla centralina, per un periodo di 30 anni. Il valore assoluto di questa
percentuale è moto variabile essendo legato alla tariffa incentivante che potrà ottenere la società che
intende costruire la centrale idroelettrica: si va da un massimo di circa 790.000 euro, in caso di tariffa
massima, ad un minimo di 70.000,00 euro.
Il Progetto presentato dal proponente per compensare e/o migliorare gli aspetti ambientali e paesaggistici
prevalenti, in pratica il solo finanziamento aleatorio della pista ciclopedonale, è ritenuto dalla Giunta
idoneo rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle comunità interessate e quindi sufficiente per
mettere da parte, rinviandole a successive fasi istruttorie, tutte le osservazioni critiche dei vari servizi
provinciali e per dare l’avvia alla procedura di valutazione di impatto ambientale, previa una più precisa
misurazione della portata del torrente.
Pare che il concetto di “sviluppo sostenibile delle comunità locali interessate, in correlazione anche con
eventuali misure o programmi di compensazione e/o miglioramento ambientale e paesaggistico”, previsto
nel comma 2 dell’articolo 7 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque, sia stato utilizzato qui
in modo piuttosto ampio e lasco: il finanziamento, probabilmente parziale, di alcuni chilometri di pista
ciclabile in cambio di un intervento sul torrente Noana che potrebbe essere “negativo con riguardo al
contesto paesaggistico” (Servizio urbanistica), portare ad una “prevedibile riduzione della popolazione
ittica” (Servizio foreste e fauna), “alterare un contesto intatto” (Servizio bacini montani), inopportuno “con
riguardo al contesto paesaggistico” (Servizio urbanistica) non sembra decisamente buon affare.

Tanto premesso
interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente
per sapere:
- con quale atto ufficiale il Comune di Imer ha approvato il progetto di gestione sostenibile relativo alla
realizzazione dell’impianto idroelettrico sul torrente Noana dove si prevede il finanziamento (parziale) del
collegamento ciclopedonale tra Imer ed il lago dello Schener;
- considerando che il finanziamento della pista ciclopedonale è pari a circa il 30 per cento del Margine
Operativo Netto realizzato dalla gestione della centralina e quindi, di fatto, alle tariffe di vendita
dell’energia elettrica, e che pertanto l’importo annuo stimato va da un minimo di 2.414 euro ad un
massimo di 27.241 euro, su quali garanzie finanziarie il comune di Imer potrà programmare la realizzazione
della pista ciclopedonale;
- in base a quali logiche può configurarsi come “progetto di gestione sostenibile” lo scambio tra il
finanziamento (parziale) di una pista ciclopedonale e un intervento dal forte impatto ambientale come
quello previsto sul torrente Noana e quanto pesano, in questo tipo di scambi, le difficoltà economiche in cui
versano i comuni nell’affrontare spese straordinarie;
- osservata dal punto del proponente tutta l’operazione, centralina in cambio di finanziamento per la pista
ciclopedonale, non può che essere vantaggiosa (al calare dell’utile cala anche il contributo al comune e
quindi il costo dell'intera operazione), mentre dal punto di vista dell’amministrazione comunale esistono
forti rischi di vedere parzialmente deturpato il territorio senza alcuna sicurezza in merito alla
compensazione economica: tutto ciò non rischia di essere troppo sbilanciato a favore del proponente e a
discapito della pubblica amministrazione; quali strumenti di garanzia può mettere in campo la Provincia per
evitare che il comune di Imer, indebitandosi per costruire la pista ciclopedonale, non rischi, in caso di calo
delle tariffe dell’energia, di risultare insolvente;
- quali strumenti può utilizzare la Provincia per evitare che le difficoltà economiche degli enti locali non
diventino un facile grimaldello per forzare interventi dal forte impatto ambientale in cambio di parziali ed
aleatori finanziamenti di opere pubbliche.

cons. Alessio Manica
Trento, 5 giugno 2019

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.