In Trentino la casa è un problema
Trento 16/03/2023
di Alessio Manica
Argomento di assoluta urgenza in questo momento in Trentino è sicuramente quello della casa, che si parli di edilizia popolare, di carenza di alloggi nelle zone turistiche, di caro affitti o di senza tetto. Situazione sulla quale si è aggiunto l’effetto della crisi energetica e dei costi delle materie prime, ma che oggettivamente in questa legislatura non è stata per nulla affrontata.
Proprio per questo motivo abbiamo chiesto come minoranze nell’ultimo Consiglio provinciale una comunicazione in Aula da parte della Giunta provinciale sul tema. La relazione della Giunta (disponibile qui) nei numeri certifica l’aggravarsi della questione casa in questa legislatura e i pochi investimenti effettuati fino ad oggi: quasi nulli gli investimenti in nuovi alloggi, pochi gli investimenti in ristrutturazioni profonde degli alloggi esistenti, scarsi gli investimenti in risorse umane per rafforzare la struttura ITEA, troppi gli appartamenti non assegnati (si veda a proposito l’interrogazione del sottoscritto n. 3782/2022 e la relativa risposta).
Per chi scrive in fondo nulla di nuovo: sono convinto da tempo che la casa non sia per l’amministrazione di destra una priorità, anzi la si guarda col preconcetto di un luogo da vigilare, un luogo di furbetti o di extracomunitari per i quali non vale la pena investire. Come dimenticarsi del resto il tanto ispirato provvedimento di innalzamento a 10 anni del requisito per l’accesso alle case popolari miseramente crollato nelle sedi giudiziarie.
Io penso invece che sulla casa andasse fatto subito all’inizio legislatura, e ora ancor di più, un importante investimento finanziario nella realizzazione di nuovi alloggi, per aumentare l’offerta complessiva. Ogni nostro stimolo e atto in questa direzione è stato però regolarmente bocciato. Dalla relazione si vede purtroppo che l’ultimo vero consistente investimento risale al 2013 con i 110 milioni per la realizzazione di oltre 500 appartamenti con il social housing. Il bilancio sulla casa popolare sarebbe drammatico se non ci fosse stata l’opportunità del PNRR, almeno per quanto riguarda l’efficientamento energetico di molti edifici datati.
Quello a cui abbiamo poi assistito nelle ultime settimane è addirittura irritante: l’iper attivismo della presidente di ITEA che lancia la necessità di piani straordinari guarda caso a una distanza dalle elezioni che non permette di avviare nulla e solo dopo essere stata candidata dal proprio partito, cioè Fratelli d’Italia, a Presidente della Provincia.
Dato che nulla si vedrà in questa legislatura il nostro impegno dovrà essere quello di ritornare ad investire in maniera importante sulla casa con risorse finanziarie adeguate per realizzare nuovi alloggi, per ristrutturare il patrimonio ITEA, per potenziare la struttura che se ne occupa, per affrontare i limiti regolamentari che stanno mettendo in difficoltà tante famiglie. A tal proposito, si può leggere qui la risoluzione che abbiamo presentato come minoranze in aula a prima firma del collega Cons. Zanella.