Alessio ManicaStampa e Social Stampa Conoscere per deliberare: perplessità e dubbi sul disegno di legge Vaia-Dimaro

Conoscere per deliberare: perplessità e dubbi sul disegno di legge Vaia-Dimaro

18/09/2019

COMUNICATO STAMPA

Oggi si è tenuta in terza commissione la discussione sul disegno di legge della Giunta provinciale sulle misure di sostegno per i danni causati nell’ottobre scorso dalla tempesta Vaia.

Il consigliere Alessio Manica ha sollevato molte perplessità sul testo della Giunta che è uguale ad un emendamento proposto nell’ultima legge di assestamento di bilancio e poi ritirato dalla stessa Giunta provinciale. La Giunta non ha saputo rispondere, ma ha chiesto di votare comunque.

La nuova normativa proposta offre la possibilità alla Giunta di concedere un contributo pari al 100 per cento del valore delle strutture abitative e infrastrutture private presenti, prima dell’evento, nelle aree perimetrate e caraterizzate da situazioni di rischio idrogeologico molto elevato che determina l’impossibilita di utilizzarle.

La normativa provinciale permette già questo tipo di interventi, subordinandoli però alla delocalizzazione degli immobili abitativi e delle strutture per le quali viene chiesto il contributo. In pratica la Provincia concede il contributo per ricostruire le abitazioni e le infrastrutture al di fuori delle zone ad alto rischio (lp 9/11).

Con la norma proposta dalla Giunta provinciale quest’obbligo non esisterà più, o meglio, tutto verrà lasciato ad una deliberazione della Giunta stessa che potrà “subordinare l’erogazione di una quota del contributo al riavvio nel territorio provinciale, da parte del beneficiario, di una attività economica avente le caratteristiche e secondo le tempistiche definite dalla stessa deliberazione.”

Il disegno di legge stabilisce inoltre che il proprietario dei beni che riceve il contributo provinciale li debba cedere a titolo gratuito alla Provincia, che, a sua volta, potrà poi cederli ai comuni (stiamo parlando di beni collocati in zone con situazioni di rischio molto elevato).

Nessun vincolo, nessuna quantificazione specifica, e quindi di fatto un acquisto da parte dell’ente pubblico degli immobili interessati senza nessuna convenzione, come prevede la legge attuale che articola invece un’operazione complessa che parte dall’assunto di ricollocare in zona le attività che vanno spostate.

Le questioni sollevate dal consigliere Alessio Manica sono molte e vanno dalla critica dello stesso impianto del disegno di legge, che di fatto trasforma un contributo per riavviare attività all’esterno di zone con situazione di alto rischio idrogeologico in acquisizioni/espropriazioni di immobili e strutture produttive, a questioni più specifiche, ma non meno importanti, come gli aspetti fiscali legati alle plusvalenze ricavate dagli espropriati.

Si tratta delle stesse questioni poste nell’interrogazione presentata ieri, ma la Giunta ritenendo difficile una risposta immediata nel merito, ha rinviato le risposte ad una riunione informale della commissione che si terrà lunedì a mezzogiorno, alla vigilia del consiglio che dovrebbe deliberare sul disegno di legge, e comunque dopo il voto nella commissione legislativa. Come potranno i consiglieri preparare eventuali emendamenti migliorativi se le informazioni verranno fornite successivamente alla scadenza dei termini previsti dal regolamento? 

Non avendo ottenuto risposte, il consigliere Alessio Manica ha votato naturalmente contro la proposta della Giunta. Il disegno di legge è stato approvato quindi con i soli voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza che, non si sa su quali basi, hanno votato compatti.

Conoscere per deliberare” dovrebbe essere un principio fondamentale in qualsiasi consesso civile, in questo caso, è lampante, la maggioranza ha voluto decidere senza conoscere.

Gruppo consiliare PD del Trentino