Alessio ManicaAttività Politica Analisi degli impatti ambientali del traffico in A22 su terreni agricoli

Analisi degli impatti ambientali del traffico in A22 su terreni agricoli

Mozione presentata in Consiglio regionale il 19/07/2017

 

L’Assessore all’ambiente della Provincia di Bolzano Richard Theiner già nel 2014 parlava della possibilità che l’Unione europea aprisse una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per le emissioni inquinanti lungo l’asse del Brennero. La principale fonte di inquinamento stradale lungo quest’asse è l’Autostrada A22.

La qualità dell’aria è regolamentata a livello europeo dalla direttiva 2008/50/CE e a livello nazionale dal decreto legislativo n. 155/2010. Queste norme dettano le modalità con le quali devono essere raccolti i dati relativi alla concentrazione di alcuni inquinanti. In particolare vengono rilevate la presenza di ossidi di azoto (NOx), di anidride carbonica (CO2) e di polveri fini (PM10). I punti di rilevamento sono due: in Alto Adige presso Bressanone e in Trentino presso Ala/Avio.

La Commissione europea, nel marzo dello scorso anno, ha approvato un progetto innovativo/sperimentale denominato BrennerLEC (Brenner Lower Emissions Corridor, ovvero Corridoio del Brennero ad emissioni ridotte) che tramite il coinvolgimento dell’Autostrada del Brennero, delle Agenzie per l’ambiente delle Province di Trento e di Bolzano, dell’Università degli Studi di Trento e di alcune aziende locali punta a rendere il traffico veicolare di transito lungo l’asse del Brennero meno impattante sulla salute delle persone e sull’ambiente alpino.

BrennerLEC è iniziato a settembre dello scorso anno e si concluderà nell’aprile del 2021. Da ottobre del 2019 è previsto che sul tratto da Bolzano Nord a Rovereto Sud tutte le misure progettate, che riguardano la gestione dinamica della velocità, la corsia dinamica e la segnaletica “intelligente”, siano operative, in modo tale da permetterne l’affinamento entro i primi mesi del 2021.

Se è noto l’effetto negativo sulla salute degli ossidi di azoto, dell’anidride carbonica e delle polveri fini, meno attenzione pare essere rivolta all’impatto del traffico autostradale sui terreni agricoli che si collocano, per quanto riguarda il Trentino, lungo la valle dell’Adige. Il progetto BrennerLEC, con la mole di dati che verranno raccolti dalle Agenzie provinciali per l’ambiente di Trento e di Bolzano, può offrire l’opportunità per effettuare uno studio specifico e mirato sull’impatto della A22 sui terreni agricoli che si collocano lungo l’asta dell’Adige.

È evidente che i fattori di inquinamento possono essere diversi ed avere diverse provenienze, e proprio da ciò deriva la necessità di uno studio mirato che valuti quali sono gli inquinanti più impattanti, le modalità di dispersione ed i possibili metodi di mitigazione.

Considerando che la situazione sull’asta dell’Adige in provincia di Trento non dovrebbe essere molto diversa da quella che si manifesta in provincia di Bolzano, uno studio come quello indicato potrebbe/dovrebbe essere svolto in collaborazione tra le due Province, tramite le rispettive Agenzie per l’ambiente e altri soggetti aventi specifiche competenze scientifiche in materia di ambiente e agricoltura.

Tanto premesso, al fine di conoscere in maniera approfondita l’impatto dell’inquinamento autostradale sui terreni agricoli, le modalità di dispersione degli inquinanti lungo l’asse dell’Adige e le modalità per mitigare gli effetti di tale inquinamento

il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige impegna la Giunta regionale

a realizzare uno studio mirato a valutare specificatamente l’impatto degli inquinanti prodotti dal traffico autostradale sui terreni e sulle produzioni agricole dell’asta dell’Adige, le modalità di dispersione degli inquinanti derivanti dal traffico ed i possibili sistemi di mitigazione.

Scarica la mozione completa QUI

Condividi